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sorte ch’io sono tenuta troppo in onore dalla società perchè la mia riputazione abbia a temerne. Lo scandalo cadrà tutto su mio marito che ne ha la colpa.
Anna.
Non vi separerete però dalla vostra bambina.
Matilde.
No, mai. Foschi non la vorrebbe, fuorchè per giocarla. E poi la legge vuole che rimanga alla madre. Tanto più che io quella piccina me la idolatro. Se la vedeste col suo nuovo farsettino alla scozzese, la è un amore; ieri al corso tutti la guardavano. Ma la poveretta avea le gambine nude e tremava dal freddo: oggi è a letto ammalata. — Non andate a vestirvi?
Anna.
Vado e subito perchè aspetto il barone che mi ha promesso di portarmi il signor Collalto.
Matilde.
Com’è quel signore?
Anna.
Oh, balla bene assai.
Domestico.
(Annunciando) Il signor Salvi.
SCENA IV.
Anna, Matilde, Enrico Salvi.
Anna.
Ah! Il signor Salvi.