Pagina:Praga - Le madri galanti.djvu/109


— 109 —


stimoni dell’accusa; quelli della difesa saranno assenti e d’ignota dimora.

Conte.

E non sapevate voi prima di adesso che l’onestà deve congiungere alla purezza che soddisfa la coscienza, la prudenza che indovina e previene la calunnia? Se non vi troverò colpevole e vi saprò calunniata, sarà una differenza che soddisferà il mio amor proprio: ma il sistema passato non sarà stato buono per questo.

Anna.

E mi bandirete dalla società, non è vero? condannerete la madre al convento cui sottraete la figlia?

Conte.

Farò quello che la dignità e l’amor mio mi ispireranno. — Cercate, cercate, Anna, quella tal chiave smarrita, e le mie parole non vi daranno più l’emicrania.

Anna.

Badate.... giunge vostra sorella. — Ella forse ha tutto udito: ecco come voi mi fate la riputazione! e poi venitemi a parlar di prudenza! (esce).

SCENA II

Maria e il Conte.
(Il conte si getta agitatissimo sopra una sedia; entra Maria).

Conte.

Maria! arrivi dalla strada? oggi anticipasti di molto la passeggiata.