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Conte.

Ebbene: vi do’ parola che oggi a ogni costo saprò come voi stessa trattaste e trattate vostro marito. Quanto a Camilla, lasciatemene il pensiero; io non abdico il mio potere paterno.

Anna.

Ne’ io quello di madre.

Conte.

Ne dimenticaste da molto tempo i doveri.

Anna.

Questa vostra è una crudeltà senza esempio, lasciatemi....

Conte.

No: ascoltatemi, e con tutta attenzione. (Anna siede indispettita) Rimorchiandomi nei vostri convegni galanti, in queste fiere dei vostri giojelli e dei vostri sorrisi, mi menavate a scuola senza saperlo. — Ho veduto sempre e dappertutto l’amore preferito al matrimonio: è un fenomeno spiegatissimo: i romanzi piacciono assai più della storia. — Perciò feci quant’era in me perchè la storia in casa mia fosse possibilmente meno nojosa. Era un dovere, nè però mi sarei creduto per questo meno esposto alle sventure.... ai pericoli, se la mia stima illimitata per voi non fosse stata l’armatura che mi preservava nel presente e nell’avvenire dal timore delle.... vicende che mi vedevo accadere d’intorno....

Anna.

Voi parlate come se aveste in mano una prova, come se aveste la certezza....