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8 | prologo dell’editore |
i miei cataloghi. Ringrazio gli ignoti colleghi (dico ignoti per riguardo alla Questura; ma io li conosco benissimo) i quali vollero dare un tal segno di entusiasmo alle mie pubblicazioni. Li ringrazio dal più profondo del cuore, e nella piena della mia riconoscenza non posso a meno di chiamarli ladri.
Sono vecchio, ma un certo fondo di ingenuità giovanile l’ho sempre conservato; e per questo ricorsi alla legge ed ai suoi esecutori. Di più, misi sossopra mezzo il mondo ufficiale, mi arrabattai, mi arrabbiai, ma dovetti finire collo stampare il libro in carta più comune per darlo a buon mercato e far la concorrenza ai ladri.
Bella conclusione davvero! Dicono che la proprietà letteraria sia tutelata come le altre proprietà, e può darsi.