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XIX.


Goethe.

 
Q

UESTA notte allungai la passeggiata
Sino al balcon della fanciulla mia.
E vidi un’ombra bianca ed agitata
4Accennar di lassù verso la via.

    Un brivido mi corse sotto ai panni:
6«È un’ora che ci amiamo e già m’inganni!

    Perchè, perchè questa finzione orrenda?
8Amor mio, che t’ho fatto...?» — Era la tenda.