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XVI.



 
N

ELLA capanna in fondo al mio cortile
Il luppolo alle canne s’attorciglia;
Nell’aria fresca c’è un odor gentile,
4Odor di gelsomino e di vainiglia.

    Un’Ebe quasi nuda, alta e sottile,
Sorride e spia con le marmoree ciglia
De’ palombi gli amor sotto al sedile;
8E il vento del mattin passa e bisbiglia.

    Bisbiglia e narra di lontane aiuole
Gli amor lontani a un popolo giocondo
11Di gerani fiammanti e di vïole.

    Quanto amor, quanta gioia in questo mondo
Di pochi passi che si desta al sole!
14Oh quanta vita! Ed io son moribondo.