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chiod’amici leggevansi alcuni miei sonetti, ebbe a prorompere in i* contro il vernacolo noctro e contro chi ti dilettava di UMme lenY fn doM*. (Nola del Porla).
68) Antimo Ronchetti, cal/olaib di grande rinomanza in Milano non aolo per la tua grande aLilili e onettik, ma anche per la tua intelligenza, che lo rendeva gradito anche a persone di alta levatura che frequentavano la tua casa e si compiacevano della sua conversazione.
69) lavorero In ven : bisticcio sul suono ’ in ver* ’ che significa in veni poetici e al rovescio (Invers).
70) tèS: curiosoni.
71) Dal 19 ottobre 1610 sotto il primo regno d’Italia, erano periodici i falò per la distruzione delle merci inglesi
72) Vedi anche i Sonetti 4 e 32.
73) Il matrimonio della nipote del Poeta ebbe luogo il I 3 ottobre 1814.
74) tgiandos: fragili.
75) in ciapp: in cocci.
76) • Questo sonetto fu diretto al celebre cav. e poeta Vincenzo Monti, per commissione del sig. Carlo Casiraghi, che invitavalo ad intervenire ad uno dei suoi brillantisiimi festini ’. (Nola del Porla).
77) Allude all’uso orientale, per cui il Signore dell’l-larem gettando il fazzoletto accennava alla prescelta fra le odalische.
78) slisaa: logorato per lungo uso.
79) iirisell: gergo, per vino chiaretto.
80) falzett: cintura dei calzoni.
81) tolla del faccion: audacia di presentarsi.
82) Allusione al prezzo esorbitante degli abili, effetto del blocco napoleonico, che in Lombardia cessò definitivamente nel 1814.
83) vess in legn: essere smagrito.
84) schisciamicchin : gran mangiatore di michette, titolo che si dava per dileggio ai seminaristi.
83) Teatrín : cosí detto il minore dei due teatri regi, la Canobbiana. ora teatro Lirico.
86) o pelaa: la chierica.
87) vivee: seminario.
88) de quij, ecc.: poliziotti.
89) nlchil Iramil: formola curialesca indicante impedimenti a promozione.
90) Nelle prime edizioni veniva indicato come ahóa giavotí un anoríimo giornalisla invece del Giordani e ciò si crede per l’oppoaizione della Censura austriaca.
91) fabbregh: case, palazzi.
92) somm: scemo.