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13) ciappotlann: frequentativo di ciappa; eccitare.
14) baltresch: altane.
15) on trattili: perfino Fidia.
16) che manna i bigh: allude alle corse delle bighe fatte nella allora nuova Arena di Milano, per pubblico divertimento.
17) rabott: monelli, piazzaiuoli.
18) patl-e-pagaa: pari e patta.
19) noeuv sorell: le nove muse.
20) abbaa-ghicc: abatuccolo; ghicc, spregiativo per chierico.
21) collarin morell: collare pavonazzo, che è fra le onoroficenze ecclesiastiche la piú modesta; a Roma lo chiamano " lo straccetto ".
22) sani Gregori: cimitero posto nei pressi del Lazzaretto a porla Orientale.
23) che pelucca i gestatori: che ghermiscono (ps’ucca), per poi rivenderle, le colature pendenti dai cerei portati (gestatorie) nei funerali.
24) spuell: qui nel senso di sproloquio, chiasso.
25) resciá: aggrinzare.
26) el se le scolda: si riscalda.
27) foresetta de Atropp: colla forbice di Atropo, la parca che secondo la favola, recide (moccia) il filo della vita.
28) squittaa col servizial: schizzati.
29) che tran, ecc.: che danno di groppa e rizzano le orecchie come i muli.
30) carr matt: tregenda, brigata di spiriti malefici che vada di notte attorno con lumi accesi.
31) Il Porta stesso stampando queste sestine (1819) diede la spiegazione di quanto ha qui ha scritto: " E nota la voce sparsasi nell’anno scorso di un folletto, che gettava sassi entro la casa di un lavandaio fuori di Porta Ticinese al sito detto della Madonnina ".
32) sabètta: donnicciuola pettegola.
33) fiacca: carrozza pubblica, dal francese fiacre.
34) Romma de palpee: riproduzione scenica di Roma nel teatro dove allora, in Milano, recita vasi la tragedia Virginia; v. ultima strofa.
35) a macca: a uffo.
36) sbuseccament: sbudellamento, scene di sangue.
37) daga foeura: gridi per impazienza.
38) Cailabrigh: allude al periodico Accattabrighe, settimanale dei classicisti, sorto per combattere il Conciliatore, giornale dei romantici.
39) i dò unilaa: cioè le unitá di tempo e di luogo, che erano di prammatica nelle tragedie classiche.