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80 | l’amor coniugale |
dicano evviva tutte le case, e ogni campo ed i vènti:
“Evviva Imen” risuoni da lungi: “Imene evviva!”
O fausto Imene, o bello Imene, o felice Imeneo,
cantino i campi, o caro dolce concorde letto.80
Renda al felice nonno un caro nipote, sua stirpe,
renda al marito Eugenia pegni d’amore cari:
viva col caro marito i giorni tranquilli e felici,
l’amor degli anni giovani sia di lor vecchi ancora.84
Suvvia, cultore esperto del fertile campo, che sai
dalla dolce zampogna trarre il dovuto canto,
dinne geniali versi al dio, fa’ gli auguri alla sposa,
gode dei suon la sposa, gode dei carmi Imene.”88
il contadino
“Quando del giorno estivo il rapido sole mi brucia,
viene mia moglie e porta l’acqua che mi ristora;
tosto dei folti salci corriamo a posarci nell’ombra,
meco è l’Amore, al fianco della mia cara è Imene.92
Qui ci congiunge Amore, ma Imene è ad amore compagno,
l’uno con l’altro dio tempera l’opra sua.
La notte al tenue lume d’inverno cardando le lane,
quando al freddo la mano s’intorpidisce stanca,96