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libro iii 73


Dalle contese amore rifugge: non vuol che concordia,
il letticciolo stesso rende concordi i cuori;64

questo si scelse amore a luogo di pace tranquillo,
a vincolo di fede questo si scelse Imene.

Canta, o zampogna, Imene, su cantami Imene Imeneo,
canta: Imeneo si gode del ripetuto nome.68

Simile al fior, l’estate ardendo la terra assetata,
che desia della notte languido la rugiada,

né lo spirar dei venti, né il fresco dell’aure il consola
né l’ombra che s’addensa sotto intrecciati rami,72

solo nella rugiada ei spera e sol nella pioggia,
nei petali cadenti la sua bellezza langue:

tal della sposa il cuore scaldando d’amore la fiamma,
dello sposo promesso i baci ella desia:76

non del paterno amplesso si gode o dei baci di mamma,
né della bella veste di ricamata porpora,

solo l’abbraccio sospira e il bacio del caro marito
mesta: è perduto ormai ogni ritegno antico.80

Quella, rapita dal seno di mamma e dal collo del padre,
alla porta del caro coniuge Imen conduce,

il dolce Imen cui piace il molle nuziale imeneo
e il vincolo d’eguale fede congiunto e amore.84

Come d’aprile un fiore nel fulgido sole risplende
e in tutta la sua gloria gode la lieta porpora,