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40 | l’amor coniugale |
sia tra le dita l’ago, davanti il paniere tessuto
di vimini, e gli stami torti col lieve fuso.16
Questo lavor Tanaquilla,1 quest’ebbe costume Lucrezia,2
Penelope e la moglie del Filacide3 ancora.
Possono molte cose trasfonder nei figli i parenti:
il diritto dell’avo passa al tardo nipote;20
ma di natura il germe con opra costante s’afforzi
e l’abito felice vesta del buon costume.
L’arte abbisogna: l’uso attento anche l’arte ammaestra
l’arte che fa perfetto ciò che la mente trova.24
Anche la terra, feconda per sé, rinnovarsi dovendo,
gode a la desïata opra dell’aratore;
rami la bacchica vite da sé d’ogni parte diffonde,
ma d’uopo à dell’attenta falce del potatore.28
Sterile ogni albero cresce ai liberi vènti, ma i frutti
solo l’innesto porta ne’ suoi fecondi rami.
Giovasi la natura dell’arte, al cui cenno sagace
usi ed amor diversi seguono i nostri cuori.32
Domo il giovenco, avvezzo già solo all’aratro, il padrone
pone ai sonanti carri lungo la bianca via.
Domo il puledro impara a correre incontro al nemico
quando l’audace squillo bellica tromba suona.36