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34 | l’amor coniugale |
Memore sia frattanto del sacro nuziale pudore:
presto verrà il tuo amore: terga la speme il pianto.72
Né la speranza t’inganna: trasvola già l’ultima estate,
l’uve di già pigiate gemon la dolce manna,
già dall’illirica riva il freddo aquilone s’avanza:
“Scalda la chiusa stanza, ecco la neve arriva!”76
Presso è l’inverno e pare che stanco il guerrier già sen vada
a riportar la spada al suo paterno lare.
Ed anche a me già sembra di giunger sul tuo limitare,
sento già d’abbracciare le desïate membra.80
Ecco: tra le mie braccia tu quasi esanime cadi
e tra sospiri radi par che il tuo cuor si sfaccia:
e quando alla vita ritorni ti narro con lunghe parole
quanto il mio cuor si duole dei vedovi suoi giorni;84
e tu m’abbracci intanto, di baci ricopri il mio viso:
non piú da te diviso vedi lo sposo accanto.
⁂
Non mi sarai piú tolta, o sposa, o solo mio bene:
puro divino Imene, queste preghiere ascolta!88