ma i rossi petali quasi dischiude
la rara pompa d’aprir cercando,
sul ramo lieto bella rifulge:15
tale purpurea le gote e il viso
come chi il tenero non brama ancora
sposo, ma pure sta per bramarlo,
cui dedicare tra i molli baci
il fior virgineo del suo pudore,20
tu nel tuo vedovo letto desiosa
bimba splendevi per me, l’amore
primo spirando dalle pupille,
spargendo aromi dal caro seno
delle tre Grazie la gentilezza,25
lieto di Venere l’almo splendore.
Quale nel fulgido viso risplende
quella cui portano i bianchi cigni,
se pettinatasi la liscia chioma
s’accosta al talamo e nuovi amori30
e nuovi suscita d’amor desii;
olezza tutto presso il suo crine
tutto risplende presso il suo viso:
tale dovunque movessi il piede,
o gli occhi fulgidi volgessi, o cara,35
dovunque il viso tuo rispecchiassi,
spiravi i ciprii soavi odori
stillavi il sirio tuo buon profumo,
tutta d’ambrosia l’aura odorando.
Quale dal croceo letto sorgendo40
l’Aurora l’ombre fuga al mattino,
quando portando la luce e il giorno
irrora teneri benigna i fiori,
sparge di varii color la terra,
i prati ridono, gli uccelli cantano,45