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pensare al possibile rimedio, o almeno di entrar con lui in discorso. Nascondiamoci là, dietro quella siepe di rosmarino; di là potremo comodamente osservare le sue parole, i suoi gesti e tutti i movimenti... E Dio voglia che, come l’animo mio presagisce, le Muse non permettano che questo loro sacerdote, anzi pontefice sommo, custode supremo di tutti i loro sacri arcani, sia rovinato e perduto!

Alt. — Dio lo voglia! e che le Sante Muse accolgano i nostri voti! Ottimo consiglio questo di nasconderci dietro la siepe... Andiamoci in silenzio, e che non si senta il rumore dei nostri passi: seguitemi, che io conosco ottimamente questo terreno. E voi, servi, aspettateci qui.


Scena VI.


Il Pontano, il contadino Fagioli, poi il Pardo nascosto.


Pont. — Lodo la diligenza e la cura con cui hai fatto questi innesti, o Fagioli; ma non posso approvare la troppa importanza che dài al crescere o scemar della luna. Poichè l’intima forza da cui procedono i frutti, non dipende tanto dagli ultimi giorni della lunazione, quanto dai polloni stessi; tanto è vero che, quando questi siano stati bene scelti da un ramo fruttifero e ben esposto al sole, e proprio sulla vetta del ramo, danno frutto anche nel primo anno dell’innesto. Ed io ho osservato che in questi casi le diverse fasi della luna non han punto nociuto; come d’altra parte non hanno giovato, se, nel precedente innesto, quelle cautele ch’io dico non siano state osservate con molta diligenza. Difatti, che buoni frutti possono dare polloni scelti male, da un ramo sterile, nati