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DESCRITTIONE

[Descrittione della pianta del Bonduch Indiano.] delicato; entro vi era il nostro Bonduch Indiano, unico, et dalla siliqua diviso. Da questa specie di frutto è nato la pianta, della quale habbiamo dato la figura, con caule legnoso, la quale s'è innalzata il primo anno all'altezza di tre palmi, ramosa, et carica di spine, con otto, et più ordini di foglie per cadaun ramuscello, di forma mirtina, se bene alquanto più appuntate, (tutto che il Tagliatore le habbi mostrate rotonde,) liscie, et simili di colore, et queste disposte, come quelle del Lentisco, rimanendo anco nell'ultimo suo ordine pari, come in quello. nè altro per adesso posso dire più chiaramente d’intorno à questo. aggiugnerò solo, che il frutto di questa pianta (ancor che di rado) si vede di color citrino, uno de' quali ultimamente hebbi dall'Illustre, et Eccellentissimo Signor Giovanni Prevotio Lettore publico nel Studio di Padoa, et mio gran Signore.

Il Lobo echinato già descritto m'ha ridotto alla memoria un' altro Lobo spinoso, ò muricato, ricevuto già dall' Eccellentissimo Sign. Pietro Pavvio publico Lettore di Medicina nel studio di Leon di Batavia, fino ne gli XXI di Marzo 1606. sopra il quale era scritto queste formali parole; et di esso daremmo appresso la sua effigie.

Siliqua echinata pediculo etiam nunc integro, in qua hinc inde citratæ resinæ vestigia. harum nonnullas à nostris ex Moluccis insulis redeuntibus accepi. cæterum quales plantæ ab eis producantur, eorum nullum retulit. sino quì il Signor Pavvio.


LOBO