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30 DESCRITTIONE

Fiore. Odore. Sapore. Natura Descrittione.

frutto rotondo, come di Mespilo, et non longo, come vuol l'Auttore. Sarà dunque, per nostro parere, il legitimo Abutilo d'Avicenna quella pianta, che a' dì nostri è chiamata, dagli Egittij Abelmosch, havendo le foglie di forma a punto somigliante quelle della Zucca, il frutto lungo, et ogn'altra nota dal dottissimo Bellunese nelle significationi degl'Arabici nomi all'Abutilo attribuite. Questa pianta da un sol caule ascende all'altezza di quattro piedi in circa, dividendosi in diversi rami alternatamente situati, con foglie molto hirsute, stellate, simili a quelle della Cucurbita, con sette punte. Il Fiore di essa è simile nella forma a quello della Bammia, (ma giallo, et alquanto più acuto nelle foglie) così il frutto, nel qual stanno i semi rinchiusi di odore di Mosco, di forma simili a quelli del Mirto, maggiori, et di color nero. Spunta da radice assai grossa, e fibrosa, essendo la pianta ripiena di succhio lentoso, et di sapore herbaceo. a noi riesce pianta annua, ma in Egitto perenna.

Questa pianta a noi forastiera, m'hà dato ansa di aggiugnere in questo luogo i seguenti frutti peregrini, non dianzi publicati, ò non diffusamente descritti; tra' quali uno è, che non hà molto tempo, ch'in Venetia è stato divolgato con nome di Bonduch Indiano, che tanto suona quanto Avellana Indiana. Questo da molti è stato creduto il Bonduch d'Avicenna, il che non oso io risolutamente affermare, per la stretta brevità delle note di lui, scritte da quell'Auttore; e tanto meno può essere il Faufel di Serapione, come altri dubitarono, quanto che non v'hà nota, che risponda, a quello.

Racconterò ben'io brevemente, quanto m'è accaduto sa-


pere