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DELL'AMOMO INDIANO. | 113 |
possano comporre frutti odorati, che al legitimo grappolo dell'Amomo s'assomiglino. Impercioche Plinio nell'historica sua narratione tralasciò l' Amomo friato, come quello, ch'era a' suoi tempi conosciutissimo, et nominò le foglie del Pomo granato, et la gomma liquida non à tutti conosciuta, co' quali era l'impostura fabricata. Et pare, che Plinio segua l'usanza degli Antichi Semplicisti, i quali mentre le descrittioni delle piante più conosciute tralasciano, pare che à se soli cotal Commenti compongano, senz' haver riguardo alcuno alla posterità.
Ut cohæreat, convolvatque se in uvæ modum. Insegna Plinio con queste parole à qual fine li Antichi herbaioli adulterassero l'Amomo, cioè per far dell'Amomo friato l'uva intiera, con le quali parole il nostro Autore leva via ogni sospetto di quelli, che credono, che le foglie del Melagrano, che sono nel grappolo dell'Amomo adulterato, ornino i virgulti dell'Amomo. Et per certo quelle foglie sono in quell'Amomo, ch'è ravvolto, et ristretto in guisa d'uva, et le parole di Plinio ci dimostrano questo esser il grappolo. Io in questo luogo avvertisco, che l'Indiano racemo è il legitimo Amomo di Plinio; percioche nell'Indiano grappolo sono fraposte le foglie simili à quelle del Melagrano, che à sei à sei circondano i pericarpi.
Est, et quæ vocatur Amomis, minus venosa, atque dura, ac minus odorata, quo apparet aut aliud esse, aut colligi immaturum. Posciache il legitimo Amomo soleva esser vitiato dagli astuti herbolai con doppio inganno, cioè, col far il grappolo finto, et artificiale dell'Amomo, et con l'herba Amomide come habbiamo in Dioscoride ve-
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