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106 | DESCRITTIONE |
tade, è però necessario il sapere, che lo stesso Autore al Nardo attribuisce il color ruffo, ne perciò babbiamo noi nell'Indiano racemo veduto quel colore così intensamente ruffo, come veggiamo nell'Indico Nardo, ma il nostro grappolo è pallido tendente al ruffo, et quasi che un terzo tra il grappolo, et il ruffo ne naschi, sì che subruffo più tosto, che ruffo dir si debba. Che poi al racemo di tal colore il primo luogo di bontade si deve, quest'habbiamo noi con la stessa esperienza veduto; poiche per lo più i grappoli subruffi dell'Amomo sogliono esser degli altri et più odorati, et più pesanti; non si deve però far tanta stima di questa sola conditione, cioè del color ruffo nell'Amomo, che da quella certa bontade argomentar si debba.
Secunda bonitas pallido. Meritamente vien da Plinio concessa la seconda bontade al pallido, poiche il pallido più s'avvicina al ruffo di quello che il bianco si faccia: che poi il grappolo pallido sia di maggior eccellenza, che il bianco, l'habbiamo molte volte esperimentato.
Herbaceum peius, pessimumque candidum, quod ex vetustare evenit. La ragion stessa c'insegna, che il color herbaceo nell'uva dell'Amomo sia peggiore di quello, che si sia il ruffo, od il pallido, essendo che il color verde è segno d'immaturità; che poi nell'Amomo il color bianco sia pessimo, ciò facilmente si può persuadere, poiche il grappolo bianco è di doppio difetto notato; cioè dell'acerbità, et della vecchiezza; percioche dall'herbaceo, et immaturo Amomo per la vecchiezza si fà il bianco, per avvertimento di Plinio, il quale da un tal' esempio vien confermato: Le Noci Avellane, colte avanti la maturità nel verde biancheggiano, il che anco fanno
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