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Di Nicolò Marogna Veronese. |
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SPORREMO in questa Seconda Parte
de' Commentari nostri l'Historia dell'Amomo
da Plinio scritta nel Libro duodecimo, al decimoterzo
Capo, et con la stessa maniera procederemo, la quale habbiamo
usata nella dichiaratione di Dioscoride; percioche mostreremo
che Plinio hà veracemente scritto, et cose à quelle
conformi, c'hà scritto dell'Amomo Dioscoride istesso, anzi che
chiaramente faremo vedere, che l'Indiano racemo và di
tutte le note, et conditioni altero, che da Plinio le sono
assegnate; et oltre ciò proveremo, che Plinio sia stato più chiaro,
et più sollecito, et diligente nel descriver l'Amomo di
quello, che sia stato Dioscoride. Scrive Plinio.
Amomi uva in usu est, Indica vite Labrusca, ut
alij existimavere frutice. Myrtuoso, palmi
altitudine, carpiturque cum radice, manipulatim, leniter
componitur, protinus fragile, laudatur quam
maximè: Punici mali folijs simile, nec rugosis, colore ruffo.
Secunda bonitas pallido; Herbaceum peius,
pessimumque candidum, quod et vetustate evenit;
Pretium uvæ in libras LX. feriato verò Amomo XLVIII.