si compongono d'Aromati, ne fà alcuna mentione de gli
Antidoti, se bene anco gli Antidoti sono anch'essi d'Aromati
composti. Plinio anco scrive esser molto più antico l'uso de gli
unguenti, che quello degli Antidoti, perche dice, che fù ritrovato
l'uso de gli unguenti nel tempo di Alessandro il Magno,
et pare, che dia à Mithridate la gloria dell'inventione de gli
Antidoti contro veneni. Così scrive Plinio de gli unguenti.
Quis primum invenerit non traditur, Iliacis
temporibus non erant, nec thure supplicabatur: Chi prima
l'uso ne ritrovasse non vien assegnato, non erano però a' tempi
de' Troiani, ne con l'Incenso facevansi i sacrificij, et poco
dapoi soggiungePrimum, quod equidem inveniam in
castris Darij expugnatis, in reliquo eius apparatu,
Alexander cepit Scrinium unguentorum. Il primo
ch'io trovi è, che nell'espugnato campo di Dario, fra gli altri
abbigliamenti suoi, prese Alessandro la conserva de gli
unguenti. Degli Antidoti poi scrive Plinio istesso Mithridates
maximus sua ætate regum, quem debellavit Pompeius; Mithridate
il maggior Rè del suo tempo, che fù vinto
da Pompeo, et più sotto. Uni ei excogitatum quotidie
yenenum bibere, præsumptis remedijs, ut consuetudine
ipsa innoxium fieret. Primò inventa genera
Antidoti, ex quibus unus etiam nomen eius retinet.
Fù di lui solo inventione bere ogni giorno il veleno, havendo
prima preso i rimedij, per farseli con l'usanza manco nocivi.
Quindi hebbero primieramente origine gli antidoti, uno de'
quali sin'à quest'hora il nome di Mithridate ritiene. Pare
anco, che Galeno non conosca antidoto alcuno più antico dello
stesso Mithridatio. Da queste cose adunque assai chiaramente