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DELL'AMOMO INDIANO. 73

veduto Dioscoride, per levare del tutto ogni dubbio, che intorno ciò potesse nasccere, se stesso dichiara, dicendo qual colore sia da lui per semplice inteso; poiche à quello s'appiglia, che al vario da lui rifiutato è opposto; peroche, per quanto a' colori misti, et composti s'appartiene, ò quello dorato dell'Armeno, ò rosseggiante, overo rossiccio di quello di Ponto, egli hà di sopra tutti e tre questi colori come lodevoli annoverati.

Non varium. Il color variato nell'uve buone da far vino all'hora si trova, quando che nello stesso grappolo alcuno de' granelli verdeggiante si vede, et alcun' altro purpureo; overo quando un granello da una parte è verde, dall'altra rosso. Noi habbiamo avvertito, che questo variato colore è stato a' Moderni in alcuni grappoli d'Amomo sconosciuto; II color adunque dell'Amomo, sì semplice, come anco variato, allo stesso grappolo, non alla pianta s'appartiene; però che Dioscoride in questo luogo, nel quale dell'elettione dell'ottimo Amomo ragiona, descrive lo stesso grappolo, non tutta la pianta, com'è parere de' Moderni. Imperoche chi potrà darsi mai à credere, che in una sola specie di pianta questa varietà di colori si trovi, si che una sol pianta tutta bianca si vegga, la quale, et di tronchi, et di rami, et di foglie bianche composta sia, et che un'altra tutta sia rossa; et che di sostegno, di rami, et di foglie rosse sia composta: Là onde senza lasciar luogo di dubitare, lauda Dioscoride il semplice colore del grappolo, et rifiuta il variato colore, poiche il semplice colore è segno di maturità, et perfettione; si come il variato colore allo 'ncontro è di perfetta maturità chiaro inditio, si come nell'istesse uve si può vedere.

Facultatem autem habet calfaciendi, adstringen-


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