Dioscoride l'acrimonia, col qual segno dimostra la calidità
dell'Amomo, et insieme conferma, che lo grappolo nostro sia
il legitimo Amomo; essendo che à chi lo gusta acre manifestamente
si fà sentire; l'Amomo poi, l'acrimonia del quale è da Dioscoride
avvertita, è lo stesso grappolo, che disse Dioscoride esser
silmile alle picciol uve; et in particolare, perche veggiamo
da Plinio, che solo l'uva, ò il grappolo dell'Amomo, ò l'Amomo friato
fosse in uso appresso gli Antichi. Peccano oltre di
ciò i Moderni, cercando l'acrimonia dell'Amomo nelle stesse
parti, delle quali da se sole non è uso alcuno in Medicina, cioè
ne' soli follicoli, ò ne soli semi; percioche gli Antichi di tutto
il racemo si servivano nel comporre gli Antidoti, et gli
unguenti, ne però rigettavano i follicoli, come con l'autorità di
Plinio dimostreremo.
Gustum mordens. Mordace al gusto. Niuna qualità si ritrova,
la quale maggiormente c'insegni i temperamenti de'
semplici medicamenti, che lo stesso sapore, il quale
avvertisce Dioscoride acre, et mordace negli ottimi grappoli
dell'Amomo; l'acrimonia poi è di due sorti; assoluta l'una,
che in ogni genere d'Amomo si ritrova; l'altra comparativa,
con la quale vien l'ottimo racemo dal men buono separato,
della qual maniera intendiamo da Dioscoride esser l'Amomo di
Media. In vero, essendo che Dioscoride elegge l'Amomo non
acre solamente, ma che anco sia alla lingua mordace, pare, che
descriva non ciascuna semplice, ò picciol'acrimonia dell'Amomo,
ma la più cognoscibile, et efficace, et ciò per escludere il
Medico Amomo non valido, et per eleggere il grappolo, et
più acre, et di forze maggiori. Ma li Moderni, che cosa
alcuna non tralasciano, per la quale possano stimare di poter le-