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DELL'AMOMO INDIANO. 67

ni. Ma se così è, che l'Amomo, ch'elegge Dioscoride, sia un sol frutto al suo picciuolo appeso, certa cosa è, che non è à grappolo somigliante, stando, che quello grappolo s'intende, ch'è di frutti composto, che se l'Amomo è grappolo, ò specie di grappolo, senza dubbio egli à grappolo simile non fi può chiamare, perche non è specie alcuna, che al suo genere somigliante sì possa dire, come ne anco dir si puote, che l'Huomo all'Animale simil sia; per conseguenza ci resta, che l'Amomo sia simile all'uva, si come habbiamo anco di sopra dichiarato. Ma perche Dioscoride elegge l'Amomo simile βοτριδίοις, cioè alle picciol uve, pare, che con questo nome dell'uva intenda l'intiero racemo, ch' era da Plinio uva dell'Amomo chiamato, ch'era appresso gli Antichi il migliore; ma con la voce di picciuolo Dioscoride esclude l'Amomo grande di Media, il quale (come quello, ch'è inutile) poco dianzi rifiutò, tutto che li Moderni portino altre esplicationi alle parole di Dioscoride, come habbiamo dichiarato, dice Dioscoride, scielgasi, et quello che segue.

Seminis plenum, simile parvis uvis, seu racemulis. σπέρματος πλῆρες ὄμοιον βοτρυδίοι. espongon essi, scielgasi l'Amomo di semi ripieno, simil à picciol grappoli. Ma questa espositione di subito falsa si conosce; percioche la voce di Seme, la qual è del caso secondo, vien retta dalla voce ripieno, et non può con simile colligarsi, ch'è del quarto caso; là onde ritener si deve la commune dichiaratione, che dice, sciegli l'Amomo di semi ripieno simile alle picciol uve.

Grave. Che anco la gravità sia dell'ottimo, et lodatissimo Amomo conditione, ce l'insegna Dioscoride, dicendo, eleggerai l'Amomo grave, et pesante. Due sorti poi di gravità


l 2 si ri-