dall'esser i campi paludo, et acquastrini, ne' quali
è prodotto l'Amomo. Hora, rifiutando Dioscoride l'Amomo
grande, come inutile, et sciegliendo poco dapoi l'Amomo simile
alle picciol uve, si vede, che Dioscoride parla de' racemi, non
della pianta dell'Amomo, come falsamente alcuni de' Moderni
istimano, l'espositione de' quali anche è falsa, et da rifiutarsi:
perche se bene da tal'espositione non segue alcuna
contradittione in Dioscoride, perch'egli habbia di sopra detto
l'Amomo esser un picciol fruttice, et adesso dica essere il
frutto dell'Amomo molto grande, non si può però negare, che questo
modo di parlare indifferentemente, et semplicemente
proferito, sia molto oscuro, et che molto maggior chiarezza,
et distintione ricerchi, per essere à noi più facile ad
essere inteso.
Et subviride. Se con la commune dichiaratione de'
Moderni esporremo ancor noi il Medico Amomo per la pianta,
quest'osservanza dal colore verdiccio nella pianta sarà
bassissima, et vile, et del tutto d'un valente herbolaio
indegna, non specificando cosa alcuna dell'Amomo propria, ma
dando solo à conoscere una tal quale commune qualitade all'herbe,
à fruttice, et à gli arbori. Ma per lo contrario, se lo stesso
verdiccio colore al grappolo di Media s'attribuisce, mostra,
et dinota cosa degna d'avvertenza, cioè la conditione, per la
quale è l'Amomo di Media da quello d'Armenia di colore
dorato distinto; et da quello di Ponto, ch'è rossiccio: Si deve
per tanto il verdiccio colore al grappolo riferire, et perche in
particolare già dimostrato habbiamo, che lo dorato colore, che
all'Amomo d'Armenia si assegna, devesî allo grappolo
attribuire; perche di più ascrive Plinio il colore herbaceo, ò