scoride (nell'insegnare l'elettione del miglior Amomo)
l'arboscello, ma il grappolo, il quale ò bianco scieglie, ò rossiccio: et
Plinio i colori, che all'Amomo assegna, come il pallido, il ruffo,
il bianco, nel grappolo gli ripone, non già nell'arbusto, come
à suo luogo dichiararemo. Confermasi dalle sodette cose
l'openion nostra; cioè, c'hora parli Dioscoride del grappolo
d'Armenia, il quale avvisa esser di colore dorato, et haver lo
legno rossiccio. Se sia poi vero, che alcun racemo
d'Amomo si ritrovi, che l'Amomo d'Armenia rappresenti, come che
habbi le granella di color d'oro, et il legno di rossiccio colore,
à ciò non contradich'io: ma confesso bene, che per anco non ne
hò alcuno avvertito: stando che ne' grappoli, che ci sono
dall'Indie venuti, non scopriamo salvo che un sol colore, sì nel
legno, da cui è lo grappolo sostenuto, come ancora nello stesso
racemo, il qual colore ò bianco, ò dorato, ò rossiccio si mira.
Odoratum valde] Molto odorato. ἐυῶδες ἱκανῶς: ἐυἰόδες
Suona à punto nella lingua nostra di buon'odore, et è voce
generica, et di significato communissimo; sotto cui tutte
quelle cose si contengono, che sono di buono odore, siano mò
Aromi, de' quali componevano gli Antichi gli pretiosissimi
unguenti, ò pure fiori, et herbe communi, che in qualche
maniera soavemente spirino. ἐυῶδια poi, cioè buon odore, sotto
se contiene molte differenze di buon odore; ma senza nomi;
poi che non è animale, che habbi odorato più debile,
dell'huomo stesso; Là onde tutto che fra loro siano di soavità d'odore
dissimili il Costo, il Giunco, l'Amomo, il Cinnamomo; perche
nondimeno non habbiamo i proprij nomi, che siano espressivi
delle differenze de gli ordini ad uno ad uno, gli chiamiamo
per tanto col nome commune di soavità. Ma cosa degna