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DELL'AMOMO INDIANO. 33

le; gli manifesta: dal che chiaramente comprendesi quella espositione non esser stata buona, che con la somiglianza dell'uva del grappolo si sforzano dar ad intendere la pianta dell'Amomo.

Optimum est Armeniacum, quod ad auri colorem inclinat; habetque lignum subcirrum; odoratum valde: sed Medicum, quia in campestribus, et aquosis locis nascitur, invalidius. est autem magnum, et subviride, et ad tactum molle; venosum lignis, quod ad Origani odorem accedit; Ponticum verò subcirrum, non longum, nec frangenti contumax, racemosum, fructus plenum, atque odore sensum feriens.

Il più eletto ci vien trasferito d'Armenia, il colore del quale è simile à quello dell'oro, et hà il legno rossiccio, et odoratissimo. Ma quello di Media, perche nasce in luoghi campestri, et acquosi, vien prodotto men buono; Questo è grande, delicato al toccare, verdiccio, di legno venoso, et d'odore, che à quello dell'Origano s'avvicina. Quello, che nasce in Ponto, rosseggia, è rotondo, facile da rompersi, racemoso, di semi ripieno, et che con la gravità, et acutezza dell'odore ferisce l'odorato.

Dioscoride, dapoi data la descrittione della pianta, et de' frutti dell'Amomo, annovera tre specie (per così dire) d'Amomo: et l'una all'altra paragona, cioè quello di Media, il Pontico, et quello che ci viene d'Armenia trasportato; et ad uno per uno gli và le proprie conditioni assegnando, per facilitarci la strada, et scegliere il miglior Amomo. Ma in questo luogo sono alcune cose degne d'esser considerate, et


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