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DELL'AMOMO INDIANO. 31

momo, di cui s'hà la figura proposta, esser sc.olti, et sparsi, ma gli grappi dell'Indiano Amomo esser folti, et in se stesse ristretti. Che dell'uva poi alcuni grappoli rari siano, et altri densi, l'esperienza ce lo dimostra; Plinio anch'egli ove tratta dell'Hellera, distingue gli racemi in folti, et sciolti, le cui parole sono

Alijs densus acinus, et grandior; racemis in orbem circumactis, qui vocantur Corymbi: Item Selenitium, cuius est minor acinus, sparsior racemus.

Hanno alcuni gli acini spessi, et maggiori, et gli grappoli rotondi, che Corimbi si chiamano, l'altra specie, che Selenitio vien detto, hà minor granella, et il grappolo più sciolto.

Si deve adunque da quello, che di sopra s'è detto, conchiudere, che la commune lettura, sì Greca, come Latina, tante difficoltà seco apporta, che così si debba il testo emendare, come noi di sopra dicemmo, et che così si debba leggere, L'Amomo è un picciol fruttice, il cui frutto à guisa d'uva in se stesso si ristringe. Ma seguiamo il principiato Commento.

Habet autem et florem parvum, veluti albæ violæ, folia verò viti albæ similia.

Hà i fiori piccioli, à quelli della bianca viola somiglianti. Tuttoche chiare siano le parole di Dioscoride, pare nondimeno à noi, che alcune cose d'avvertenza degne ci siano. Si osserva grandemente, che Dioscoride và seguendo il ragionamento della pianta dell'Amomo; stando che non altro, che la pianta è quella, c'hà i frutti, et i fiori. Havendo dunque egli di già mostrato, che il frutto dell'Amomo al grappolo d'uva, che dal legno in se stesso si ravvolga, s'assomiglia;


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