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tutta l’Asia minore per formarne letti, et volgarmente era detta καλοκιμητία, che vuol dire buon letto. Per tanto essendo questo volgar Dittamo falso, con foglie di Dittamo primo di Dioscoride, molli, tomentose, bianche (onde le viene il nome d'Albine,) di facoltà subastringente, et secca; qualitadi, colle quali può sanare la Disenteria, et haver l'uso in Grecia, et altrove per farne letti, si può liberamente conchiudere, che questa Pianta sia il vero Gnaffalio da Dioscoride descritto. Et per ritornare al nostro proposito, segue à vedersi:

L'Egilope di Theofrasto, ch'è il quarto genere di Quercia presso i Leonesi.

La Hiosciride di fior bianco.

La Siderite prima del Fuchsio.

La Siderite seconda del Matthioli, et

La Lattuca silvestre del Matthioli, overo Endivia d'alcuni Speciali presso il Lobelio.

Arrivammo dipoi ad un picciol colle, detto il Chievo, principio d'una larga, e molto sassosa campagna. Questa è per lo più incolta, di lunghezza quattro, et di larghezza otto miglia; d'aere molto salubre, tutta eguale, et senza veruno impedimento, per il che all'intorno si mirano molte Ville, et lo stesso Monte Baldo (tuttoche di lontano) si scopre. si che per cotal ampiezza, et libertà di sito, pare, che in un certo modo sovr'un quieto Mare si passeggi. In questa verdeggiano;

La porporea Siderite pratense, et così la gialla de' Leonesi.

L'Orobo sativo del Cordo, overo Piso de' Greci; il Matthioli lo dipinge per Climeno.


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