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DI MONTE BALDO. 195

Natura. Tempo.


ma di Veccia, ò di Loto coronario, ornati di colore porporeo molto vago; d'intorno al caule spuntano da terra alquanti picciuoli lunghi tre dita, nel mezo della qual lunghezza mandano fuori due barbule, et nella sommità tre foglie con distinto intervallo disposte, et di un'oncia, e meza lunghe, anguste, appuntate, et nervose. E pianta perenne, et assai rara. Fiorisce il Luglio, et al fine d'Agosto matura il seme. Nella parte dominata dall' Occaso un picciol Fonte scaturisce, le cui acque discendono verso Val Vaccara. Ma nella parte, che rimira Settentrione, d'ogni tempo le nevi si conservano, dalle quali (quando molt'alte non sono) alcune piante penetrando crescono, et sopra di quelle innaalzandosi fioriscono, et i semi maturano; come in particolare io v'ho raccolto, et la Dafnoide tenuifoglia, et il Cneoro del Matthioli, ch'é l'Oleandro silvestre d'Avicenna, et la minor Thimelea di Valerio Cordo. In questa istessa pianura; et nelle vicine rupi, l'infrascritte piante si veggono;

Gli Ranoncoli montani i primi della prima; et seconda specie di Carlo Clusio.

L'Alettorolofo primo Ongarico dell'istesso.

La Chamelea Germanica del Trago, et del Dodoneo, overo (come vuole il Lobelio)

Chamedafne di Dioscoride, il Fuchsio la nominò Dafnoide, et da altri fu detta Mezereo Germanico.

La Lunaria racemosa, over minore del Matthioli, la quale per Epimedio di Dioscoride da Fabio Colonna fù dimostrata.

La Tormentilla candida del Dalecampio, ò Pentafillo al-


B b 2' pino