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190 DESCRITTIONE

dall' Eccellentissimo Alpino, dal qual Signore sarà donata la sua figura ne' suoi libri delle piante peregrine; et hora si può vedere in Padova nell'horto publico.

L'Orecchia di Topo, frequentissima.

Copiosa la Peonia femina.

Il Sfondilio con foglia laciniata.

Molte specie d'Orchis.

La Sassifragia umbellifera del Lobelio.

La Galeopsi molto grande Ongarica del Clusio.

L'Ornithopodio del Dodoneo.

La Draba Clusiana di II. specie, et molt'altre piante, che per essere altrove da me notate, le tralascio.

Dalle sopradette praterie partendosi verso Occidente si piglia il camino, che veramente per l'erta ascesa (la quale perpendicolarmente è poco meno d'un miglio) molto faticosa riesce; per questa adunque ad un' altissimo giogo s' aggiunge, che per essere assai più de' circonvicini monti sublime chiamasi Monte Maggiore. Quivi fermando i passi tutto il Benacense Lago si scopre, il qual delle Sarche, che dalla Trentina giurisdittione se n'escono trahe l'origine, à Peschiera finisce mentre sen và formando il Mincio, et per quella trappassando la divide. Questa fortezza e dalla Natura del sito, et dall'Arte per le fortissime mura, di che ella è armata è resa inespugnabile. quivi grandissima copia di Trutte molto grandi, et di grossissime Anguille si prendono. Ad altra parte raggirandosi si scorge la Peninsula di Sermione resa dignissima, per esser stata genitrice di quel tanto celebrato Poeta Catullo, ove non guari discosto l'odorato stesso accerta che vi si ritrovino sulfurei Fonti. Più oltre si ci offerisce


alla


Monte Maggiore. Fonti chiamati le Sarche. Mincio ond'habbi l'origine.


Sermione peninsola.