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DI MONTE BALDO. 143

guillara per ventura stimeria, che fosse il Papavero spumeo; et dal volgo è detta Gratiola, et Gratia Dei; da altri Stancacavallo.

L'Anagalli de terrestre, et Acquatica.

Il Sinfito maggiore di fior bianco, et porporeo.

Il Sinfito mezano, et minore.

Il Solano Halicacabo di Dioscoride.

L'Hedera terrestre del Matthioli.

L'Hermodattilo, ò Colchico venenato delle specierie; da alcuni stimato Narcisso di Virgilio.

L'Ortica Heraclea del Trago, stimata malamente da alcuni Scorodonia del Cordo; imperoche non altra pianta esso Cordo sotto tal nome rappresentò, che la Salvia silvestre del Trago, ò Sfacelo del Dodoneo.

L'Ophioglosso del Fuchsio, ò Enophillo; dal Cordo detto Lingua vulneraria; il Gesnero stimò, ch'ella fosse la Ligulaca Pliniana, et da alcuni fù chiamata Cerasia di Plinio, Luciola, et Argentina.

La Genistella de' Tintori, comunissima, overo come il Lobelio dubitò, Lutea di Plinio; dal Trago ci fu rappresentata per Ferula.

La Potendilla minore, overo Argemone d'alcuni.

Le Vite silvestre del Matthioli, overo, come il Lobelio disse, forse serà il Meletton di Theofrasto; dal Dodoneo è proposta per Ciclamino di seconda specie; il Guilandino la stimò Siliquastro Pliniano; da altri Circea, et Dulcamara è stata chiamata.

Il Chrisanthemo di Damocrate presso il Fuchsio; questo è il Ranoncolo verticillato d'Apuleio.


La