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DI MONTE BALDO. 89

e lunghe, al cascar de' quali succedono alcuni capitelli di forma ovale, eguali à quelli del Terebintho, che perpetuamente alla pianta stanno appesi, ripieni di minuto seme. la corteccia della pianta è di colore tendente al ruffo, et l'Estate manda fuori una resina, benche in poca quantità. Questo nasce presso a' fonti, nè in altro luogo si ritrova. Tutta la pianta di lontano spira odore hircino. Egli è chiamato da' Contadini νεροἰκτι. Dioscoride scrive, che il Tragio produce il frutto, la foglia, et la verga simile al Lentisco, ancorche in ogni parte sia minore; la dove si potrebbe convincer Plinio, attribuendo egli al Tragio foglia di Terebintho, et non di Lentisco. Io approvo l' opinione di Melchior Guilandino, che legge μακρότερα, et non μικρότερα; il che non si può dire del Dittamo volgare, il quale non spira odore d' hirco, ancorche egli sia grave, ne questo in tutta l'Isola di Candia si ritrova, imperoche havendo io ricercato tutta l'Isola, et con ogni diligenza procurato di ritrovarvi il Tragio non sparmiando ad alcuna fatica, ma sempre in vano; poiche nissun'altro genere di Tragio, le hò osservato, che questo; nè meno hò veduto alcuno, che in tutta l'Isola v'habbia ritrovato pur una pianta di Dittamo bianco. Questo frutice è differente dalla Ruta hypericoide del Dodoneo, crescendo questo in guisa d'arbore, et non è semplice herba, nè il suo colore è nereggiante, ma vagamente verdeggia; non hà le foglie ricoperte di lanugine, nè meno rende succo sanguineo, nè i suoi rami tengono odore resinoso, ma hircino, come anco la foglia: la dove agevolmente si può vedere, che questo corrispondendo in tutto, sia il vero, et legitimo Tragio. Sino quì il Belli.



M SCOR-


Luogo.Odore. νεροἰκτι