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colare, e che ritorniamo di nuovo a Chiermain,,aa verso Tramontana. E però dico, che partendosi da Ormus, e andando verso Chiermain per un’altra strada, si truova una pianura bellissima, e abbondante d’ogni sorte di vettovaglie, ma il pan di frumento, che nasce in quella terra, e non si può mangiare se non da quelli, che vi sono usi per lungo tempo, per essere amaro, per causa dell’acque, le quali son tutte amare e salse, e da ogni canto si veggono scorrere bagni caldi molto utili a guarire ? e sanare molte infermità, che vengono agli uomini sopra la persona: vi sono anche molti dattoli,, e altri frutti. I22. Chieremaìn. Questa celebre città è andata soggetta alle più funeste vicende (Lat. 290 58 Long. 56’ 6’). E situata sul lembo occidentale di una vasta pianura, ma dominata da due montagne ove sono le rovine d’alcuni castelli. Era altre volte la citta la più florida della Persia dopo Ispahan. La sua posizione centrale fra le provincie settentrionali dell’Impero e Detuler Abassi la rendeva citta di deposito, ed era la sede delle ricchezze, del lusso e della magnificenza. Reputa saviamente Pottinger che l’epoca del suo ingrandimento risalga alla fondazione di Ormus che fu fabbricato da uno dei primi Sassanidi, Hormuz primo che diè nome alla città (Sacy Memoir sur Divers. Ant. de la Perse p. 2q5). l’etimologia del nome alcuni la desumono da Kerman che significa granajo. Altri dicono che un principe Zoroastreo mangiando una mela nel luogo ove siede la citta vi trovò un baco che dicesi Kerm e fece voto di fabbricarvi una citta. Gli Antichi Geografi appellaronla anche Sirgian (Geog» Nub. p. 129). E stata soggetta a varietà di vicende: fu saccheggiata dai Tartari, e nel secolo caduto dagli Afghani e da Nadir Chah; nel 1794 Aga-Mohammed Kan zio dell’attuale re di Persia, abbandonolla al saccheggio per tre interi mesi. Vi si vedono vaste rovine. Fu rifabbricata dal re attuale, e non fa oggidì che trenta mila anime, nè avvi luogo di credere che sia per aumentare, i traffici del Seno Persico essendosi diretti a Bouchir invece di Bender Abassi. Qui si fabbricano i celebri Scialli che secondo Pottinger superano in bellezza di tessuto e finezza quelli di Caclimyr, ma non sono nè cosi morbidi nè tanto caldi. La lana con cui si fanno la somministrano alcuni castrati piccoli e di gambe corte, ma trasportati fuori del Kerman la lana perde gran parte dei suoi pregi. Evvi lana più fina e più morbida del cotone. Dopo la tosatura,, la lana si lava e si netta ripetutamente, la pongono dipoi in una lessiva per parecchie settimane; gl’ingredienti, che la compongono sono tenuti segreti, credesi che sia una decozione di scorze, e di foglie di varie qualità. Questa preparazione rende la lana elastica e morbida e propria alla filatura. (Potting, Voy. t I.p. 414).