arrivano tutti i mercanti di tutte le parti dell’India con spezierie, pietre preziose, perle panni d’oro, e di seta, denti
d’Elefanti, e molte altre mercanzie, e quivi le vendono a diversi altri mercanti, chele conducono poi per il mondo. La
città nel vero è mollo mercantesca e ha città e castelli sotto di
se, ed è capo del regno Chermain, e il Signore della città si
chiama Ruchmedin Achomach, Il(> il qual signoreggia per tirannide, ma ubbidisce al Re di Gliiermain. E se vi muore alcun mercante forestiero, il signor della terra gli toglie tulio
il lor’ avere, e riponlo nel suo tesoro. L’estate le genti non
abitano nella città, per il gran caldo, ch’è causa di mal’aere,II?
ma vanno fuori a’ loro giardini, appresso le rive dell’acque
e fiumi, dove con certe graticcie fanno solari sopra l’acque,
e quelli d’una parte fermano con pali fitti nell’acque, e
dall’altra parte sopra la riva • e di sopra per difendersi dal
sole cuoprono con le foglie, e vi stanno un certo tempo;
e dall’ora di mezza terza, fino mezzodì ogni giorno vien
un vento dall" arena 118 così estremamente caldo, che per il
città è sudicia e mal fabbricata, e fa presso a poco 20000 anime (Potting t. ].
p. 425) (Long. 56° 12’ Lat. 27° 18’ Macdonnald Kinn. p. 201).
11G. Ruchmedin Achomach. 11 Deguignes diede la Lista dei Regi d’Ormus
tratta da Texeira, e questo nome corrotto sembra corrispondere a quello di
Rokneddin Mahomud ( t. I. p. 345). Questo I\e secondo Texeira citato dalla
Storia Generale dei Viaggi (t. VII p. 5i7) mori nel 1278, ma conviene differirne
la morte fino al (2^5 almeno, poichè come vivente quando visitò Ormus lo rammenta
il Polo. JEd ei in detto anno vi sbarco dal Catajo restituendosi in patria.
117. Tutti i Viaggiatori confermano l’insalubrità della parte del Karman
ove è Render- Abassi. L’Aria evvi tanto malsana che gli stranieri non possono
dimorarvi che dal Dicembre a tutto Marzo. I natii vi dimorano sino a tutto
Aprile, e dipoi vanno a statare in montagna come praticasi nelle nostre maremme
insalubri e per cercarvi frescuia. Rimanendoti nella stagion calda tutti s’infermano di febbre maligna, pochi ne scampano, e i supersiti ti restano itterici
tutta la vita (Tav. L. c. p. 763). Conferma ciò anche Chardin che restatovi il
Maggio vi ebbe una febbre pericolosa della quale fu sanato con aspersioni d’a’
equa fredda (Voyag. t. II. p. 253).
118. Parla del mortifero vento descritto da tutti i Viaggiatori che hanno
traversati i deserti dell’Affrica e dell’Asia. Gli Arabi chiamanlo El-Samiel o vento
velenoso j i Persiani Rad- Semum perchè soffoca se striscia addosso ai viventi.
(Chard. t. II. p. 5). Toccando colla mano nn estinto recentemente, restavi appiccato un grasso viscoso come se morto fosse da un mese in poi. Questo vento
regna nel Giugno, Luglio è Agosto. (Tav. p. 763 t. I.) nei deserti di Bassora;
di Bagdad, di Masut, nel ò’enaar che separa dall’Abissinia l’Egitto. Macdonad