binde dove abitano Cristiani, come la il Papa Romano; e tutti
i panni d’oro, e di seta, che si chiamano Mossulini, si lavorano
in Moxul; e quelli gran mercatanti che si chiamano Mossulini,
che portano di tutte le spezierie in gran quantità, sono di questa provincia. Ne monti della quale abitano alcune genti, che si
chiamano Curdi, ’° che sono in parte Cristiani, e Nestorini, e
Iacopiti, e in parte Saraceni, che adorano Macometto. Sono
uomini cattivi, e di mala sorte e rubano volentieri ai mercatanti. Appresso questa provincia ve n’e un altra che si chiama
M us, e Meridin nella quale nasce infinito bambagio, del
70. I Curdi conosciuti sino rlalle più remota antichità col nome di Carduchi
sono rammentati da Senofonte e da Strabone. Continuano a possedere la regione
alpina fra l’Armenia e la Media detta perciò Kurdistan. Essi sembrano un popolo che senza mescolamento discenda dagli antichi abitatori della cotrada. La famiglia di Saladino era d’origine Curda (Deguign. t. I. p. ^16). Volney dice che le
tribù di quelle genti sonosi molto estese da cento anni in poi nell’Asia inferiore »
e Mories ne incontro un gran numero che malcontenti del governo Turco andavano
a stabilirsi a Erivan sotto il governo Persiano (Voy. t. IL p. 4<5). Sono j-tati quasi
sempre indipendenti e a tempo degli antichi Persiani, e sotto i C.lidi, ed anche
tuttora per quanto apparentemente tributar] degli Oltomanni. Crede Niebuhr
che esistesse presso di loro una specie di governo feudale. Ogni borgata a un capo:
e sono alti estimatori della nobiltà. Le civili dissensioni hanno obbligate alcune
tribù di quelle genti a darsi alla vita errante e vagabonda, e sonosi sparse nel
Diarbekr, nelle pianure di Erzerum, di Erivan, di Sivas, di Aleppo, e di Damasco.
Essi passano per esser dediti al ladroneccio. Si dicono Maomettani,ma non sembrano
attaccati a veruna credenza. Pretendesi che sussista presso di loro una setta che adora il maligno spirito, lo che sembra un avanzo delle abominazioni di Canaan. Parlano
tre dialetti differenti; non hanno le aspirazioni della favella Araba, ma il loro linguaggio somiglia al Persiano (Volney Voy. enSiry.et en Aegipt. t. I. p. 340). Secondo Macdonald Khmer i Curdi sono robusti, valorosi, e temperanti, e vivono lungamente. (Geograph. Meni. p. 14?.). Dice il Polo che alcuni di essi sono Cristiani
delle diverse sette, è può darsi che ciò accadesse ai tempi delle Crociate:
non è cosi oggidì.
71. Mus « Musch e Meridin sono due città, capitali forse allora di alcuna
provincia. La prima di dette città e segnata nella Carta d’Anville a occidente
d’Argish e a mezzodi dell’Eufrate j di Merdin ha parlato Macdonald Kinner. E
alle rive del Pigri addossala ad un monte con un castello/ forte citta per situazione. Secondo esso occupa il locale dell’accampamento Romano di Marde e
conserva tuttora aparenza di Romana città. Fa oggidì undicimila anime fra Armeni,
Ebrei, Turchi, Arabi, e Curdi. La città è distante 46 Parasanghe da Mossul, diciotto da Diarbekr (p. 264)■ Le escursioni rapidissime che fa il Polo nelle sue relazioni si ravvisano da questo capo. Esso dall’Armenia Minore conduce il leggitore
«ino alla riva settentrionale del■ Caspio, indi lo riconduce sino a Mosul: di li
lo fa risalire sino a Merdin, indi retrocede sino a Baldacca: di là lo riconduce a
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