LIBRO TERZO
C A P. I.
Dell’India Maggiore, Minore e Mezzana; e de costumi e
consuetudini degli abitanti; e molte cose notabili e maravigliose, che vi sono 5 e prima delle sorte delle navi di
Poichè abbiamo detto di tante proviucie, e terre, come avete
udito di sopra, lasceremo di parlar di quella materia, e cominceremo a entrare Dell’India, per riferire tutte le cose maravigliose
che vi sono, principiando dalie navi 6’-» de mercanti, le quali so.
674. Delle navi (V. t. I. p. i5o n. c). Secondo i) Barbosa i Cinesi » sono
’ anco grandissimi naviganti, che vanno per mare con gran navi, che chiamano
’ Giunchi di d.ie arbori, fatte d’altra maniera che non sono le nostre. Hanno le vele
di stuoje e similmente le sartie. Sono gran corsari e ladri fra quelle isole e porti
9 delia China, nondimeno con tutte le sopradette cose e mercanzie vanno a Ma9 lacca e vi portano anco molto ferro e salnitro e simil cose: c nel loro ritorno ca’ ric.in.» p’ p’ di Sumatra, di Malabar del quale ne consumano gran quantità
nella China, e d He droghe di Camhaja e massime Anfiam, (che noi chiamiamo
’ 0,ipio) in euso, galla di Levante, zafferano, corallo lavorato e per lavorare,
’ panni di l ambnja, di ¡’a/eacati, di bengala, cinabro, argento vivo, panni scar’ latti e molte altre cose » (Itam. I. c. p. 554 ^)• Fra Mauro dietro la relazione
dei Polo pailó di queste navi, evi aggiunse alcune particolarità che nel nostro
viaggiatole non si leggono: » le navi over tonchi che navigano questo mar, portano
9 quattro albori, e olire di questi do che si può metter, e levar; et ha 40. in tío.
9 carne relè per i mercadanti, e portano un solo timon. Le qual (navi) navega
’ senza bossolo, perchè i portano un astrologo, el qual sta in alto e separato, e
9 con i Astrolabi in man dà ordene al navegar t (Zurl. Mapp. di Fra Maur. p.5z).
E qui sta asserzione è una solenne conferma che non Cinese scuoprimento è la bussola, e che non si usava in quei mari ai tempi del Polo. Il Dampierre ha descritte
queste navi che h.’tnno la prua quadrata, e la poppa di quella alcun poco più larga.
Vi sono su coverta dcl!i stanzini alti un braccio e mezzo, ove stanno i marinari.
Il sotto coverta è diviso in piccoli spartiineoli cosi bene costruiti, che se in alcuno
entra l’acqua, non penetra in quello accanto Sono a due alberi; al mezzano usano vele quadre, al maestro vele latine. L’ultimo albero è grosso, ma non fallo di due pcz/i
come in Lui opa, ina è comp ito il’un solo tronco d’albero (Voy. autour du llond.
t Il.p. 1 >Ai). Il Geografo Núblense dice che a Screndib, o al Crjlan:’ etiaru confluunt
navis Sin, aliorumque regnorum confinium. (Gcogr. p.ò’J.). K< sulla dagli Anna«