di ima miniera, e tic fanno monti grandi,e lasciatili al vento,
alla pioggia e al sole, per trenta, e quaranta anni, che non li
muovono. E in questo spazio di tempo la detta terra si affina,
che poi si può far dette scodelle, alle quali danno disopra li
colori che vogliono., e poi le cuocono nella fornace. E sempre
quelli, che raccolgono detta terra, la raccolgono per suoi figliuoli, o nepoti. Vi è in detta città a gran mercato, di sortechè per
un grosso veneziano si a vera otto scodelle. Or avendo detto di
alcune citta del regno di Conca, che è uno delli nove della provincia di Mangi 670, del quale il Gran Cui ha quasi così grande
entrata, come del regno di Quinsai, lasceremo di parlar più di
questi tali regni, perchè Al. Marco non vi fu in alcuni di essi,
come fu in questi due di Quinsai e di Conca r>7‘. Ed è da sapere,
che in tutta ia provincia di Mangi si osserva una sola favella^ e una
sola maniera di lettere 6"i, e nondimeno vi è diversità nel parlare per le contrade, come saria a dir Genovesi, Milanesi, Fiorentini e Pugliesi, die ancor che parlino diversamente, nondimeno si possono intendere. Ma perchè ancor non è compiuto,
quanto M. Marco ha deliberato di scrivere, si metterà fine a
670. Delle nove della provincia di Mangi. Siccome ei affermo che il fiume Kiang
formava if confine dei due Imperi degli Yven, e dei Song l’ultimo dei quali fu detto
dei! Polo lei Mangi’, secondo la divisione attuale il /Mangi potrebbe credersi che comprendesse le nove provincie che sono a mezzodì del Kiang i.° Il Kiang-nan che allora appellavasi il \in-king, imperocchè furono i Manciusi che pei mutai ongli
l’antico nome nelì’dltuale (^lart. Atl. Sin. p. i i5) ?..° il Kiang-si. 5.° il 7’che-kiang.
il f okien. 5.° il Qnan-tung. l’Hnquang 7.0 il Quang-st. ’Ò.° il Quei tcheu.
•j.0 il Yunnan. M i egli è Certo che il Polo non potè coinprendeic fra questi l’ultimo
paese che era allora reputato come straniero. Sembra che Cublui-i i;n dividesse
in tre provinole le due di Nm-hing e di Cch«-kiang. Infatti nel testo dilla Ciusui
dice aver veduti tre regni del paese dei Mungi, cioè Cigni o Cingui, Qui usui e
Fugui ( t. I. p. 149)» In altro luogo parla della provincia di Aan-king (cap. (io).
Talchè si ravvisa che I’ attuale ’/!:he-kiang era diviso in due proviutie una delle
quali aveva per capitale Cingui, l’alila Quinsai.
671. Come fu in queste due di (Quinsai e di Conca. Cioè le provincie di Ichekiang c di i oliai. Ciò conferma quanto asserimmo intorno ai viaggi «lei Polo falli
in occasione delle sue legazioni, cioè ch’ ei s’imbarcò sempre nel l’okieu. Il testo
•♦ella Crusca invece di due provincie di« e che fu in Ire che sono quelle rammentate
uella nota precederne.
672. Una sola /avella e una sola maniera di lettere. Ci<5 fu avvertito nella
dichiara/.:oce seconda a questo libro. Ivi pure fu notato dietro l’asserzione del
Du’iulilu, che varj sono i dialetti delie provitteie, ina i che i Letterali ovunque usan’»
la lin^u dotta, che gli Loropei chiatti u • Mandarini! o dei magistrati.