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mo’.io ben composte, e riccamente lavorate ’ e tanto si dilettano negli ornamenti, pitture, e fabbriche, che è cosa stupenda la gran spesa che vi fanno. Gli abitanti naturali delia citta di Quinsai, sono uomini pacifici, per esser stati cosi allevati, e avvezzi dalli loro re, di’erano della medesima natura. Non sanno maneggiar’ armi, nò quelle tengono in casa. Mai fra loro s’ ode, o sente lite, ovvero differenza alcuna. Fanno le loro mercanzie, e arti con gran realtà, e verità. Si amano l’uno l’altro, di sorte ch’ una contrada per l’amorevolezza, ch’ è fra gli uomini, e le donne, per causa della vicinanza, si può riputare una casa sola. Tanta è la domestichezza, toh’è fra loro senza alcuna gelosia 6,1, o sospetto delle loro donne,v alle quali hanno grandissimo rispetto, e satìa reputato molto infame uno, che osasse di parole inoneste ad alcuna maritata. Amauo similmente i forestieri, che vengono a loro per causa di mercanzie, e gli accettano volentieri in casa facendoli carezze, e li danno ogni aiuto, e consiglio nelle faccende, che fanno. All’iucoutro non vogliono veder soldati, nè quelli delle guardie del Gran Can, parendoli, che per la loro causa siano stati privati de’ loro naturali re, e signori. D’intorno di questo lago 6,1, vi sono fabbricati bellissimi Gì;- Senza alcuna gelosia. Non si pratica più in tal guisa oggidi; » Ils croient (dice le Comte) qu’il est de la bonne politique d’exclure en quelque maniere toutes ’ les femmes du commerce apparent du monde, dans le quel, disent-ils elles,ne peuvent être utiles qu’ autant qu’ elles se tiennent en repos. Tout leur soin se borne ’ à leur domestique, ou elles s’occupent uniquement de l’èducation des enfansD’ailleurs elles n’achètent, ni ne vendent rien: il est aussi rare d’en voir d.m» les rues, que si elles etoient toutes religieuses, et obligèes de garder la clôture » (Le Comte t. II. p. 73). LoStaunton dice che nelle scampagnate e passeggiate fatte nel lago Si~hu non vi erano che uomini, perchè le donne di quel paese non compariscono in tali occasioni. (Ambas. t. IV. p. 174-) 612. Di questo lago. Il rammentato di Si’hou, che descrive il Martini. Esse ha quaranta stadi di giro, ed è cinto d’ogni intorno di mura, o di montagne a guisa di vago e piacevole anfiteatro. Dalle medesime scaturiscono parecchi ruscelli. Sulle montagne vedonsi templi, palazzi, conventi, educatorj, foreste,sepolcri e giardini aggradevolissimi, e da due parti del lago vi suno vie lastricate a pietre larghe: le dette vie piantate regolarmente di alberi, che danno un’ombra amena. Sonovi sul lago verroni e gradinate, ed altri comodi per coloro che vogliono andarvi a spasso (MartAtl. p. i5b). Dice il P. le Comte che le relazioni dicono che questo lago è incantevole, che è tutto circondato di superbe fabbriche, e di palazzi magnifici: e soggiunge che ciò ppteva essere altra volta, ma quando ei lo vide non era più così. Ma osserva con molta saviezza che non occorre lo spazio di molti secoli per fare andare in rovina le case Cinesi che sono per lo più di lègno. Infatti non sussiste più fab