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per questo effetto, e danno un saggio d’oro per cinque d’argento. E non è permesso, che gli abitanti portino l’oro fuori del paese, ma vogliono, che vi venghino li mercanti con l’argento a pigliarlo, portando le mercanzie, che faccino per li loro bisogni, perchè niuno potrebbe andar alle loro abitazioni, se non quelli della contrada, per essere in luoghi ardui,forti, e inaccessibili, e però fanno questi mercati nella detta pianura, la qual passata, si trova la città di Mien andando \Terso mezzodì ne’ confini dell’ India, e si cammina quindici giornate per luoghi molto disabitati e per boschi, ne’quali si trovano molti elefanti, alicorni, e altri animali salvatici, nè vi sono uomini, nè abitazione alcuna. CAP. XLIV. Della città di Mien, e d’un bellissimo sepolcro del Pie dì quella. Dopo le dette quindici giornate, si trova la città di Mien 480 9 la qual’è grande e nobile, e capo del regno, e soilo486. La città (li Mien, ossia la città di Pcgu, ch’ era allora la capitale del reame di detti» nome. E sopra un fiume detto liago - Mio/? di breve corso Poichè trae origine da certi monti che sono 40 miglia distanti dalla città: lo rende navigabile il flusso. Nel paese ove ha origine l’aria è pestilenziale: 5Ì«’lc la citià in mezzo a vasta pianura^ ha mura solide fiancheggiate di torri, e di mc77c lune. L aita pugoda di òchor ¡\lntlii è fabbricata nel centro d’I 4 cii’ i < pr.i un altura artificiale. Cinge l’edilizio un muro grosso di mattoni: serviva altrevolte di cittadella e di specula per osservare ciò clic acca I vi nelle adiacenze d» Ila città. La citta cadde in potere dei Birmanni, e fu sacc heggiala nel 17I7 (Sym. t. I. p. 85). Il conquistatore studiossi di rovinarla come odiosa rivale. Alompra re dei lì irmi inni ne fece spianar le case e parte deg i abitanti disperse, a’tri ridussegli a servitù, furono risparmiati i soli templi. I.’ | operatore Mùidrragr Prnw che regnava a tempo del Symes, per cattiva.si l’animo dri Pcguaui rifabbri» ò la città. I discendenti <1< -li espulsi fur-nvi richiamati, e concedute loro le terre adiacenti. l’a <> ddi sollauto sei in selle mila anime, e la moderna è in pianta la me:.i Iella distrutta cittì. Fu rifabbricata regolarmente accanto a due lati del’e antiche mura. Una •taccata difendei.1 dagli altri due lati: la venerazione dei l’ ’guani pel tempio di Schoe - Mndu ne ha agevolato il ripopolamento. Ha larghe vie e diritto e ammattonate. I.e rase come nel resto del Prgu posano su ritti o e donne di legno, o di humbuaa, più, o meno a’.tc secou lo l’ampiezza dell’ edificio.