casi grande, largo e profondo,, che sopra di quello non si può
fermar alcun pont,e, e scorre questo fiume iiao al mare Oceano,
come di sotto si dirà; appresso a questo fiume sono molte città
e castella, nelle quali sono molti mercanti, e vi si fanno molte mercanzie. E intorno a questo fiume per la contrada nasce zenzero^07, e seta in gran quantità, e v’è tanta moltitudine d’uccelli,
ch’ egli è cosa incredibile, e massime di fagiani, che se n’ha tre
per un grosso veneziano. Per luoghi circostanti di questo fiume
nasce infinita quantità di canne grosse 4°8, alcune delle quali sono
d’un piede,, altre d’un piede e mezzo, e gli abitatori se ne valgono
in molte cose necessarie.
CAP. XXXIII.
Della città di Cacìanfu.
Poichè s è passato questo fiume, e fatto il cammino di due
giornate, si truova la citta di Cacianfu /‘°9, le cui genti adorano
gli idoli. In questa città si fanno gran mercanzie e molte arti;
e quivi nascono in grand abbondanza tra V altre cose, seta, e
per;, or/.-. Secondo Tu-clii la vera sorgente è al confine occidentale del paese
di l’onku nel regno «li l’ufan. E le rammentale polle vedute da un eminente
In’ o parvero al relatore disposte come le stelle nel cielo. Quii luogo appi I im intatti nella favella d< l paese Hutun-nor, o More di sielle. Quelle sorili dopo il coìs j di sette li formano due laghi detti Alnnor. Prosegue ind. l i >:< »(i i/.iune lino;iW’ ingresso «lei fiume nelle terr- della Cina (Ilist. Gcn.
Oc la Citili, t. IX. p. 4°4) •
ì|<»7. ’/.enzero o Gengiovo (Vcd. t. I. p. 100. not. )>).
40& Canne grosse, o bambuse descritte nel tomo primo (p. 56 not. d.).
<,0^. C’tcianJH. V.dirata la provincia di Chon-si appena passato il Coronitirrn entrasi in quella di Chetisi. Il fiume, non lungi dal luogo ove sembra averlo
passato il nostro viaggiatore che «corre nella direzione da settentrione a mezzodì ta un aiig d), e volgesi bruscamente a Levante. Io opino che Ci don-fu
o imiic porta il nostro t«sto Co-cioju sia Hoatecheu, »Ile come avvertimmo
dee pronunziarsi l,oo tchru. Questa città ai tempi del Polo potè avere il titolo di fu per essere di pi imo ordine. ’l’ale congettura sembra confermata dall’
avete detto il Polo, che la < ittà era due giornate discosto dal Wiogo, ove ci
passò il buine. I. può riscontrarsi m ila carta particolare del Chcn si, che dal»
p int<> ove avvertimmo aver passato il Polo il Carumuren evvi la distanza
grogr.i&ca di 40/r ossia di quaranta miglia, che coni »ponile aibai e saltai ne ut»
itinerari, di due giornate.