C A P. XXVII.
Del fiume Pidisangan e ponte sopra quello.
Poichè s è compiuto di dir li governi, e amministrazioni della
provincia del Catajo, e della città di Cambalù, e della magnificenza del Gran Can, si dirà dell’altre regioni, nelle quali
Messer.Marco andò 393 per l’occorrenzie dell’impero del Gran
Can. Come si parte dalla città di Cambalù, e che s è camminato dieci miglia, si truova un fiume nominato Pulisangan ^ ¡1
qual’entra nel mare Oceano, per il quale passano molte navi con
Sg3. Messer Marco andò. Qui come avvertimmo nella dichiarazione proemiale di questo secondo Libro, incomincia la relazione dei viaggi fatti dal Polo in servigio del Gran Can: e primieramente esso descrive quello fatto sino alia provincia di Carazan come avverti nel Proemio. La lezione Pipiniana contiene particolarità che meritano d’essere qui riferite. 11 padre Zurla che
lo avverti, ne pubblicò un frammento (Dissert. t.I. p.i5g), che crediamo dovere
registrare qui, per esservi alcuna variante nella lezione del nostro Testo del
volgarizzamento «li Fra Pipino. » Lxpeditis his, quae de provincia Cathay et
’ civitate Cambalù, atque Magni Kaam magnilicentia, ad presens curavi descri’ bere, nunc ad di scribendas breviter regiones fìnitimas accedamus. Quodam
9 tempore magnus rex, me Marcum, ad remotas partes prò quodam sui Imperi
9 negotio destinavi. Ego autem de civitate Cambalù iter arripiens, meiisibus
9 quatuor in itine ri bus fui. Ideo quae in via illa eundo, et redeundo reperi
’ «lcclarabo #. Ld è qui da avvertire che nel proemio disse aver in tal viaggio
impiegali sei mesi (p. ì’j). Potrebbero conciliarsi queste due lezioni nella
supposizione thè 4 mesi impiegasse nell’andare, due nel ritorno. Lo che può
essere accaduto per aver fatla maggior diligenza al ritorno,spaccialo dalla sua commissione, e per aver profittato dell.» navigazione di alcuni fiumi. Termina la
descrizione di questo suo viaggio sino al Pegu, e del suo ritorno al capo
quarantanovesimo di questo Libro.
5^4’ Pulisangan. Sei Testo Parigino N.° 7 ">(>7 di cui abbiamo ricevute lo
varianti, e di cui ci varremo in processo, se le crederemo utili alla Geografìa
coll’indicazione (Cod.Par.) si legge Pulisanghin nel (1.0.) Pulinsanguis. (Cod.
l’ufe.) Pulì Manichiti. Secondo il Padre Martini dello fiume è il Lu-keti detto,
ancora Sagkan (Cart. du Pecheli). Magaillan.s (p. i dice essere il liumc Jlocnho
che £ segnato nella carta particolare del Pe-tcluf-li dell Anville. Ma il Itu-kcu
prende il nome di Honn-ho nell’accostarsi a Pekino, ed è un conilurulc del
Par-hi» che si avvicina a «licci miglia di disianza da Pekino. In «Iella «aria
è segnata la strada maestra che fece il Polo, per recarsi dui Po-tcho-li nel
(hun « per csiter«.: quella che serve tutt«jra alla comuni« azione di delle provincia.