scritta in un libro particolare, il Testo da noi pubblicato soggiunge: or torneremo per tramontana, per contare ili quelle provint ie, e torneremo per on altra via alla città di Crema (di Kermen) l i quale v’ho contato / perciocchè di quelle contrade, che io
voglio contare, non vi si può andare se non da Crema (a). E tocca ivi di questa via,che passa per Cremosu, che io cong hi ettaro
essere la costiera lungo il Seno Persico detta Guermesir (b).
Ricondotto il leggitore a Kermen. descrive ordinatamente
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parte del viaggia che fece alla tornata, nel recarsi a Tebriz, e
segna accuratamente le distanze itinerarie dei luoghir e come
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da Kermen partendosi, allorchè si è cavalcato tre giornate, si
giunge ad un deserto di sette giornate, che conduce a Cobi»«ra. Questa terra Ebn Auckal appella Kubeis, Khebis il modernoviaggiatore Pottinger (c). ZT zm luogo amenissimo, come altre volte Paimira, perchè irrigato in mezzo al deserto,
5/ refocillano gratamente i viandanti, e « apparecchiano
a valicare coti minor disagio i vasti deserti. che sono atramonO ’
tana, e ad occidente di detto luogo. Marco dà un cenno di quello che si estendefino alla provincia di Timocaim,o di Dama gan,
che era sul sua camino nell andare, e che rammento fra reami di Persia.
Molto incerta potrebbe essere la via, che tenne da Cobinam
a Tebriz, se non avesse descritta la città di Yezd, alla cui
volta dirigendosi breve è il deserto. E sembra naturale,clic dovendo condurre la donna al signor della Persia, scegliesse la
via pili agiata. Da altro prezioso cenno si rileva, che per andare a Tebriz> da Yezd si recò a Kasan, a Kom, a Saba, che
è la via di carovana, segnata nella carta del Kinner. C/i ei
fosse a Saba lo a ferma,mentre nel riportare un favoloso racconto che lidi intorno ai Re Magi, che non leggesi nel Testo RaU 7 OO
musiano. ma nel Parigino e- nel nostro, soggiunge: Messer
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Marco dimandò più volle in questa città (Saba) di questi tre Re,
cioè dei Magi (d).
dì ci fosse all andata nel paese di Dama gan, all Arbor
(a) T. i. p. a3. (b) t. n. not. 8o. (c) t. u not. i(d) 1.1. p 17. Par.I.p.»7’.
