leone, il secondo per il bue, il terzo per il dragone, il qnart o
perii cane, e cosi discorrendo degli altri, procedendo sino al
numero di dodici; di modo che quando alcuno è domandato
quando nacque, egli risponde correndo l’anno del leone, in tal
giorno ovvero notte, e l’ora, e il punto, e questo osservano li
padri di far con diligenza sopra un libro. è compiuti, che s’hanno
i dodici segni, che vuol dire i dodici anni, allora ritornano al
primo seguo, ricouiiuciano sempre per questo ordine procedendo.
CAP. XXVI.
Della religione de’ Tartari 383 j e delle opinioni, eli hanno
dell annua j e usanze loro.
E com’ abbiam detto di sopra, questi popoli sono idolatri,
e per suoi dei ^ tutti hanno una ta\ ola posta aita nella parete deiprimo ricorrano i due primi caratteri delle due serie. Appiana l’intelligenza
di ciò che abbiam detlo l’esposizione della tavola di quel ciclo data dal
Guignes (t. I. p. XLY1.). Esso da i numi degli anni del ciclo dodecennale in
Cinese e in Tartaro, Sono, il sorcio, il bove, la tigre, la lepre, il coccodrillo, il serpente, il cavallo, la pecora, la scimmia, la gallina, il cane, il
porco. L.->a di.segnare il nome di questi anni nella vita Gengiscan il tetis de
la Croix. Il Folo rammenta il nome di alcuni di detti anni, ma non già nell’
ordine testè menzionato. Secondo la costumanza orientale, avvertita di sopra,
la tigre si appella leone, dragone il serpente. Ma di ciò non è da inlenrne
inesattezza nel Folo, mentre possono essere occorse col tempo mutazioni nell’
ordinamento di questo ciclo. Infatti l’annotatore della Storia Generale della
Cina da i noini del ciclo dodecennale nel Seguente modo. 11 cavallo, il montone, la scimmia, il gallo, il cane, il porco, il sorcio, il bove, la tigre, la lepre, il
dragone, il serpente (t. VI. p. 3i7).
285. Della religione dei Tartari. Trattò di sopra di tale argomento. Ma qui
dà conto in coniuso di opinioni e ceremonie spettanti alle sette dominanti nella Cina ai suoi tempi. i.° La setta dei Letterali, o l’antica religione
dell impero corrotta e guasta da essi, che si dicono seguaci della dottrina di
Confucio. 2.0 Quella dei seguaci di Lao-kiun o dei cosi detti l’ao-sse. 3.° L’altra degli adoratori di I’oè, o il (ulto lainistico (Du-Huld. t. 111. p. 1). 4-° Lo
Sciamanismo o la religione dei Tartari. Ld è in parte cscusabile d’avere in•iern confuse quelle sette, in quanto che I’ indole tollerante dei Tartari e d’
C uhi ai-Con faceva, che ognun professava quella che più pacevagli, e vi sar.inno stati non pochi di promiscua credenza. Nè poteva uno stianicro ilei se‘.00 XIII. esattamente discerncrlo, mentre malgrado le dottissime fatiche di
’•nli dotti uomini si ha pena anche oggidì a penetrare nel tortuoso laberinto