suoi divinatori, e astrologhi dicono, che chi fa piantar’ alberi
vive lungo tempo.
C A P. XXIIi.
Della sorte di vino, clic si fa nella provìncia del Catajo; e
delle pietre, che abbruciano a modo di carboni.
La maggior parte della gente della provincia del Catajo,
beve questa sorte di vino3?6. Fanno una bevanda di riso, e di
molte spezierie mescolale insieme, e bevono questa bevanda,
ovvero vino così bene, e saporitamente, che miglior non sape•riano desiderare, ed è chiaro, e splendido, e gustevole, e più
presto inebria d ogni altro, per essere caldissimo. Per tutta la
provincia del Catajo, si trova una sorte di pietre nere377, le
quali si cavano da’ monti a modo di vena, ch’ ardono, e abbruciano come carboni, e tengon il fuoco molto meglio delle legne,
5y6. Sorti di vino » Ils laissent tremper le ris dans l’eau, avec quelques
ingrediens, qu’ ils y jettent, pendant vint et quelque fois trente jours. 11 le
t font cuire en suite: quand il s’ est liquèfiè au feu, il fermente aussitôt, et se
couvre d’une ecume vaporeuse, assez semblable a celle de nos vins nouveaux.
Sous cette ècume se trouve un vin très-pur, on le tire au clair et on le
verse dans des vases de terre bien vernissez. De la lie qui reste, on fait
une eau-de-vie, qui n’est moins forte que celle d’Europe » (Du - Hald.
t. II. p. 118).
577. Pietre nere. Ognun ravvisa che il Polo parla del carbon fossile o
andracite. Lo traggono gli abitanti dal Pe-tche-li dalla Montagna detta Kie (Mart.
/Vtlas Sin. p. 25). Il Magaillans fonda la terza prova dell’identità del Catajo del
Polo colla Cina settentrionale, dal vino di riso, e dal carbon fossile dal Veneto
rammentati. Secondo il Missionario lo ritraggono a Pekino da cave che sono
ne monti distanti due leghe dalla città. Esso descrive le stufe dei Cinesi cui
danno la forma di un letto, o d’un soppediano di due o tre palmi d’altezza, di maggiore o minor larghezza secondo il bisogno della famiglia che vi
distende sopra materasse o tappeto, e vi dorme la notte, vi siede attorno ne l
dì; senza tali stufe sarebbe intollerabile il freddo di quel clima. Accanto alla
stufa è un fornello ove si pone il carb rie, e si riaccende: da esso si diffonde
la fiamma, il fumo, e il calore per ogni verso per mezzo di canali latti apposta, e
il fumo riesce per un piccolo pertugio, o per la bocca del fornello. Ivi fanno cuocere la carne, scaldare il vino, preparare il cha 0 thè perchè sono in uso di
bever caldo. Piesso i ricchi le stufe sono sotto il solajo e non si vedono
(Magaill. I. c. p. 12). Secondo il Missionario il carbon fossile dura cinque o
4’ci volte più del can bone di legna.