Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/248


211

E parimente-s’ avviene, che la saetta ferisca qualche nave piena di mercanzie, lui non vuole alcuna rendita, o porzione da quella, perchè reputa cattivo augurio quando la saetta percuote ne beni d alcuno, e dice il Gran Can, Dio aveva in odio colui, però 1 ha percosso di saetta, onde non vuole, che tali beni da ira divina percossi entrino nel suo tesoro. CAP. XXII’ Come il Gran Can fa piantare alberi appresso le strade maestre, e principali5 e come le fa, tenere sempre acconcie. Un’altra cosa bella, e comoda fa fare il Gran Can che appresso le strade maestre 3^ dall’uno e l’altro lato, fa piantar alberi, quali siano della sorte, che venghino grandi, e alti, e discosti l’uno dall’altro per due passi i acciocchè i viandanti possino discernere la dritta strada, il che è di grande ajuto, e consolazione a quelli che camminano; fa piantare adunque sopra tutte le principali, purchè il luogo sia abile ad essere piantato, ma ne’luoghi arenosi e deserti, e ne’monti sassosi, dove passano dette strade, e non è possibile di piantategli fa mettere altri segnali di pietre e colonne, che dimostrano lastrada. E ha alcuni baroni3’5, ch’hanno il carico d’ordinare, che di continuo siano tenute acconcie, e oltre quanto di sopra s è dello deali aligeri, il Gran Can più volentieri gli fa piantare, perchè i !’7 f. Le strade maestre. Lo Staunton descrìsse la strada che da Tong-tchcu-Jir con’luci: a Pekino, che è perfettamente piana, con un lastrico in mezzo largo ▼enti piedi. Le lastre di granito che vengono da grandi distanze sono larghe ddi sei, sino ai Sedici piedi: ai lati è una via assai larga pei vetturali. Fronti’¡¿giano la strada d’ordinario due file d’alberi, che sono per lo più salci grossissimi (M icart. AinhaS. t. 111. p. i5i). Secondo il Polo pare che l’ordine di piantare lungo la via maestra fosse dato da Cullai Curi. ’ ’»75. Alami Ilarità. Ix: strade dipendono dal lesto suprèmo tribunale detto Cam-f>u che invigil.i ai pubMici lavori. Ha sotto di se quattro Uffizj subalterni.11 i.° è incaricato di esaminare e fare eseguire i disegni. II 2.0 ha la dilezione di tutte le oftirine, e botteghe dell’Impero ove si fabbricano armi, 11 i " detto I’u~Xu-stn si occupo di rendere navigabili i laghi e i fiumi, di fare spianare le strade, costruire e rifare i ponti, di far fare i carri e le barche. Il 4-° ha fi soprintendenza degli stabili e possessioni imperiali, che affiliu, o fa coltivare a suo conto; c incassa i fitti, o colletta le raccolte (Magaill. I.c. p.aoy).