alle della terra ben due cubiti, talmente che sopra quelle mai
non si raguna fango, uè vi si ferma acqua di pioggia , ma discorrendo per i prati ingrassa la terra, e là crescer l’erba in abbondanza. E dentro a questo muro, che circuisce quattro miglia, è
il palagio del Gran Gan. Il qual è il più gran palagio, che fosse
veduto giammai. Esso adunque confina con il predetto muro verso tramontana, e verso mezzodì ed è vacuo, dove i baroni, e
i soldati vanno passeggiando. Il palazzo adunque non ha solaro,
ma ha il tetto, ovvero coperchio altissimo. Il pavimento dove è
fondato è più alto della terra dieci palmi, e attorno attorno vi è
un muro di marmo uguale al pavimento, largo per due passi, e
tra il muro è fondato il palazzo, di sorte che tutto il min o fuor
del palazzo è quasi come un preambulo, per il quale si va attorno
attorno passeggiando, dove possono gli uomini veder per le parti
esteriori. E neil estremita del muro di fuori, è uu bellissimo poggiolo con colonne, al quale si possono accostar gli uomini. Nelle mura
delle sale e camere, vi sono dragoni di scultura indorali, soldati, uccelli, e diverse maniere di bestie, e istorie di guerre. La
copritura è fatta in tal modo, ch’altro non si vede, che oro, e pittura. In ciascun quadro del palazzo è una gran scala di marmo,
che ascende da terra sopra il detto muro di marmo, che circonda il palazzo, per la qual scala s ascende nel palazzo. La sala è
tanto grande e larga, che vi potria mangiar gran moltitudine
d uomini. Sono in esso palazzo molte camere, che mirabil cosa è
a vederle. Esso è tanto ben ordinato e disposto, che si pensa,
che non si potria trovar uomo, che lo sapesse meglio ordinare.
La copritura di sopra è rossa, verde, azzurra, e pavonazza, e
di tutti i colori. Vi sono vetrate nelle finestre così ben fatte, e così
sottilmente, che risplendono come cristallo, e sono ((nelle coperture così forti e salde, che durano molti anni. Dalla parie di
dietro del palazzo sono case grandi, camere, e sale, nelle quali
sono le cose private del Signore, cioè tutto il suo tesoro, oro T
argento, pietre preziose, e perle, e i suoi vasi d’oro, e d’argento, dove stanno le sue donne, e concubine, e dove egli là fare le
«ose sue comode, e opportune, a’ quali luoghi altre genti non
v entrano, e dall’altra parte del circuito del palazzo a riscontro
del palazzo del Gran Gan, vie fatto un’altro simile in tutto à
quel del Gran Can, nel quale dimora Gingis 3,6 [»rimo figliuolo
jitì. Uimora tinnii. Dal parlare a »jnc»lo luogo ili Cingi’, conio ancora in