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del mese di Novembre: e quivi stette fin al mese di Febbrajo, •e Marzo quando è la nostra Pasqua, dove sapendo, che questa era una delle nostre feste principali, fece venir a se tutti i Cristiani, e volse che li portassero il libro dove sono li quattro Evangelj, al quale fattogli dar l’incenso molte volte con gran cerimonie, devotamente lo baciò, e il medesimo volse che facessero tutti i suoi baroni, e signori che erano presènti. E questo modo sempre serva nelle feste principali de’Cristiani, come è la Pasqua, e il Natale. Il simil fa nelle principali feste di Saraceni, Giudei, e Idolatri. Ed essendogli domandato della causa, disse: sono quattro Profeti, che son adorati, e a’ quali fa riverenza tutt’il mondo. Li Cristiani dicono il loro Dio essere stato Gesù Cristo^ i Saraceni Maometto, i Giudei Moyse, gl’idolatri Sogomombar Can 3o°, qual fu il primo iddio degl’ i doli, e io faccio onor, e riverenza a tutti quattro, cioè a quello eh è il maggior’ in cielo, e più vero, e quello prego che m’ajuti. Ma per quello che dimostrava il Gran Can, egli lien sro Mogollo. Ma quella via nulla offre che degno sia d’osservazione. Quello stesso cammino fece il padre Gerbillon nel suo terzo viaggio in Tartaria nell’accompagnare l’Imperadore Cang-hi nel 1691. Secondo quell’itinerario il i.° giorno furono a Nieu-Lang-Chan Borgo: Il 2.0 a Mi-yun-hien Borgo: il 3.° a Che-Mia Borgo: il 4-° a Ku-pe-keu ove è una porta della Gran Muraglia: il 5.° a Ngan-Kiatun villaggio: il 6.° accamparono in un piano detto Pomate: il 7.0 in una valle: l’8° in una valle detta Hu-pe-keu lungo il fiume Kakiri: il 9.0 a Quatiym sul detto fiume: il 10.0 in una pianura detta Cabays lungo il fiume Chan-tu, sulle rive del quale, soggiunge il Missionario, era fabbricata altre volte la città di Chan-tu residenza degli Iven o degl’Imperadori Mogolli. Secondo il computo del Gerbillon la distanza da Pekino a questa decima Stazione era di 55o Li (Du-Hald. t. IV. p. 252), misura itine• raria Cinese; 25o di dette misure formano un grado secondo i computi dell’Anville. Ma il giornale del Padre Gerbillon non sarebbe in tal guisa d’accordo colla carta dell’Asia delTAnville predetto intorno alla situazione di Chanlu, mentre ivi è segnata più a settentrione due gradi ossia a 46-° di Lat. Set. 5oo. Sogomombar. E indubitato che con detto nome indica l’indiano Budda, o il Foe dei Cinesi, del culto del quale era seguace Cublai-Can (Hist. Gen. de la Chin. t. IX. p-4<Jo) -A- questo nume sono dati moltissimi nomi deMinti dai suoi pretesi attributi. Nel sistema Bramanico del Pad. Paolino da S. Bartolommeo ei da contezza di 20 diversi nomi dati a Budda nel Libro Indiano appellato Amarasinlia. Il Dio supremo dei Tibetani appellasi SanghicCon-Cioa che per quanto non abbia tuttavia somiglianza colTnome Sogomombar eia il nume di cui intese favellare Cublai (Alphab. Tibet.p. 175).