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d anni 27, e acquistò la signoria per la sua gran prodezza, bontà, e prudenza, contro la volontà de fratei li 29°, e di molti altri suoi baroni, e parenti che non volevano, ma a lui la succession del regno apparteneva giustamente. Avanti che fosse il signore, andava volentieri nell esercito, e voleva trovarsi in ogni impresa, perciocchè, oltre che egli era valente, e ardito cou 1 armi in mano, veniva riputato di consiglio, e astuzie militari il più savio e avventurato capitano, che mai avessero i Tartari: e dopo ch’ei fu Signore non v" andò se non una sol volta, ma nelle imprese vi mandava i suoi figliuoli, e capitani; e la causa perchè vi andasse fu questa. jNel 128G ¿si truovava uno nominato Najam 291, giovane d anni trenta, qual’era barba di Cublai, e signor di molte terre e provincie, dimodochè poteva facilmente metter’iusieme da quattrocentomila cavalli, e i suoi predecessori erano soggetti al dominio del Gran Gan. Costui commosso da leggerezza giovanile, vergendosi signor di tante genti, si pose in animo di non voler’ esser sottoposto al Gran Can, anzi di volergli torre il 2<jo. Aribuga si oppose all ¡rialzamento di Cublai. Quel principe era il settimo figlio di ’Folcì, o Fuli-Can e perciò fratello minore di Cublai. Questi lo disfece sulle riye del lago Sii - mu - ta - nor, nell’anno 1264, (la data può essere errata). Vedendo Aribuga di non poter ristabilire le cose sue, si arrese al fratello con tre altri principi del sangue, e un gran numero di potenti «ignot i promotori, o fautori della ribellione di lui. Cublai perdonò al fratello ed ai principi, puni gli altri di morte (Visdelou 1. c. Deguign. t. IV. p. 159). 291. Najam. Gengis-can divise la Tartaria Orientale, che incomincia quasi a levante del Meridiano di Fekino, in venti dipartimenti. Diede a Pelgutei suo fratello la signoria delle terre comprese frai fiumi Lcao Forro e il Kouei-lei c altra porzione di terra fra il detto fiume Lcao e il Lcatong. ISaj’cn bisnipote di Pelgutei, aumentò considerali! mente l’avito dominio e imperava a nove dipartimenti della Tartaria Orientale. Gli undici rimanenti erano posseduti dai capi delle Tribù Tartare di /chalar, di /Zonghil, di Mangu, di Gulou, d Y /dallaste. Caidu che i Cinesi appellano //aita principe turbolento possedeva un potente stato nel paese d’Almalig e fu il più poderosi» nemico di Cublai-Can (t. I. p. 211 noi. c). Esso istigò Najen a ribellarsi. l\i discendeva da Gengiscan, era figlio rii Caschi figlio di Octai-Can (Deguig. t. IV. p. >11)• Venne Nayen ad aperta guerra. Secondo le Storie Cinesi aveva «in esercito di centomila uomini, meno numeroso era quello di Cublai-Can. In quegli annali la disfatta di Nayen cade un anno dopo quello segnato dal Polo. Abbiamo avvertito essere occorso più volte che fra il Polo c gli annali Cinesi evvi la discre’ ’ pan/a di un anno relativamente alle epoche degli avvenimenti (llist. de la (.hin. t. IX. p. 415).