DICHIARAZIONE AL LIBRO SECONDO
PER RISCHIARARE LE DIVERSE LEGAZIONI DI MARCO POLO,
E I VIAGGI A CIÒ RELATIVI.
Per quanto sembri che la mancanza (T ordine nel piano e
divisione del ^Milione, sia il principal difetto di questo
scritto, e ciò che reca maggiore oscurità alla retta interpretazione dei V i aggi dei Poli, Marco tuttavia ebbe un suo proprio
divisamento nel compilarlo che nel suo scritto traluce. Come
in altro luogo avvertimmo (t. Ip.i\ 2 7?.), ei si propose di dare
tutta la Storia dei Tartari dalla fondazione dell’Impero dei
Mogolli sino ai suoi tempi,ed una completa descrizione dell’
Asia. Perciò nel primo Libro comprese la storia dei Tartari
dall ’ incominciai nento della loro grandezza fino all in alzamento di Cublai-Can suo signore, e la descrizione dell’Asia,
eccettuata VIndia, e la Cina. Ciò ei dichiara dopo aver parlato di Chesmur o del Kaschmir (Lib. I. c. 2 n J. » Se io volessi
.» andar seguendo alla diritta via entrerei nell India. Ma
„ ho deliberato scriverla nel terzo libro, e pertanto ritornerò
alla provincia di Balaxiam, per la quale si dirizza il camino
verso il Catajo ». Anche dopo aver condotto il leggitore a
Ormuz soggiunge;» avendosi detto d Ormuz, voglio che lasciam
stare il parlare dell3 India, la quale sarà descritta in un
libro particolare, e che ritorniamo di nuovo a Chiermain
verso ’Tramontana » i Lib. I.c. 17). Così avverte il leggitore di ricondurlo nella sua via del Catajo, e nel far ciò
descrive il paese clìei visitò, non all ’andare, ma alla sua tornata
da! Catajo, allorchè condusse da Ormuz la principessa Colatili
a Caiulgiatu, perchè Argonera morto. Infatti nell’antipenultimo capo del libro terzo parla nuovamente cFOrmuz, ove sbarco, ma non prosegue la descrizione del viaggio da luiJatto
per terra di li a Tehriz, e da Tebriz all lrbor Secco, ove
condusse la Sposa a Cazan. \c procede dipoi a descrivere la
via da lui fatta per recarsi nuovamente a Tebriz e di li a
l’rebizonda ove s imburri) per / etir zia, come narra nel
Proemio (V.nat.\\; perchè di tutta (¡nella contrada ¡farlo nel ¡/rimo libro. Comprende adunque il suddetto tutti io