Pagina:Polo - Il milione, Pagani, Firenze 1827, II.djvu/184


147

DICHIARAZIONE AL LIBRO SECONDO PER RISCHIARARE LE DIVERSE LEGAZIONI DI MARCO POLO, E I VIAGGI A CIÒ RELATIVI. Per quanto sembri che la mancanza (T ordine nel piano e divisione del ^Milione, sia il principal difetto di questo scritto, e ciò che reca maggiore oscurità alla retta interpretazione dei V i aggi dei Poli, Marco tuttavia ebbe un suo proprio divisamento nel compilarlo che nel suo scritto traluce. Come in altro luogo avvertimmo (t. Ip.i\ 2 7?.), ei si propose di dare tutta la Storia dei Tartari dalla fondazione dell’Impero dei Mogolli sino ai suoi tempi,ed una completa descrizione dell’ Asia. Perciò nel primo Libro comprese la storia dei Tartari dall ’ incominciai nento della loro grandezza fino all in alzamento di Cublai-Can suo signore, e la descrizione dell’Asia, eccettuata VIndia, e la Cina. Ciò ei dichiara dopo aver parlato di Chesmur o del Kaschmir (Lib. I. c. 2 n J. » Se io volessi .» andar seguendo alla diritta via entrerei nell India. Ma „ ho deliberato scriverla nel terzo libro, e pertanto ritornerò alla provincia di Balaxiam, per la quale si dirizza il camino verso il Catajo ». Anche dopo aver condotto il leggitore a Ormuz soggiunge;» avendosi detto d Ormuz, voglio che lasciam stare il parlare dell3 India, la quale sarà descritta in un libro particolare, e che ritorniamo di nuovo a Chiermain verso ’Tramontana » i Lib. I.c. 17). Così avverte il leggitore di ricondurlo nella sua via del Catajo, e nel far ciò descrive il paese clìei visitò, non all ’andare, ma alla sua tornata da! Catajo, allorchè condusse da Ormuz la principessa Colatili a Caiulgiatu, perchè Argonera morto. Infatti nell’antipenultimo capo del libro terzo parla nuovamente cFOrmuz, ove sbarco, ma non prosegue la descrizione del viaggio da luiJatto per terra di li a Tehriz, e da Tebriz all lrbor Secco, ove condusse la Sposa a Cazan. \c procede dipoi a descrivere la via da lui fatta per recarsi nuovamente a Tebriz e di li a l’rebizonda ove s imburri) per / etir zia, come narra nel Proemio (V.nat.\\; perchè di tutta (¡nella contrada ¡farlo nel ¡/rimo libro. Comprende adunque il suddetto tutti io