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XL Vili STORIA giieri, iServiani, i Yallaclii spaventati, riuscirono a muovere contro esso Tamerlano, il quale vintolo nell’Asia Minore lo ebbe suo prigioniero. Fu creduto per quelle catastrofi, distrutta la formidabile potenza degli Ottomanni. Ma i Greci inviliti, non seppero cogliere l’opportunità di spengergli in Europa. Da ciò ne avvenne, che Maometto figlio di Bajazet, indi Amurat, renderono più formidabile quella Au. i455. nazione, che sotto Maometto II. riuscì ad espugnare Costantinopoli, e a distruggere l’Imperio Greco. LIX. Avevano i Turchi abbracciato il maomettismo, e alla natia ferocia aggiunsero l’intolleranza. Sprezzatori d’ogni gentile istruzione sotto la loro signorìa, caddero la Grecia , e 1 Asia nella crassa ignoranza, e nello squallore in cui sono tuttora. Avidi di conquiste, nemici del nome Cristiano, non curavano da primo nè traffici, nè relazioni coll’Europa , che travagliarono con crudelissime guerre. Renderono in tal guisa difficili le comunicazioni coll’Asia , e più rari i viaggi. Gli ostacoli, e 1’ avarizia dei Turchi, volsero tutti i traffici Indiani ^ verso i porti del Soldano d’Egitto . LX. Le poche relazioni delle cose Asiatiche del secolo XV. le dobbiamo ad un nuovo potentato, che divenne l'antemurale dell’Asia contro gli Ottomanni. I medesimi, non tutti i Turcomanni, gente vagabonda , e dedita al ladroneccio (a) avevano soggioghati. La prava natura di quelle genti, eccitò lo sdegno di Tamerlano, che gli assaltò con impeto tale, che non ebbero altro scampo, che di refugiarsi sugl’ inaccessibili monti dell’ Armenia , e dell’ Asia Minore . Decaduta la potenza dei Timuridi, o discendenti di Tamerlano, una tribù Turcomana detta dall’insegna del Monton Nero, s’impadronì dell’Armenia e del Diarbeckr: di breve vita fu la sua signorìa, imperocché altri Tur- eomani dall insegna detti del Monton Bianco, capitanati da Hazun- Hassan, o Usum Cassan , come lo appellarono gl’italiani, la soggiogò. Quel condottiero proseguendo il corso di sue vittorie, conquistò la Persia, l'Armenia, lTrak-Arabico, la Caramania (b) , e fondò un imperio, che comprendeva quasi tutta l’antica Persia . Molto si ragionava d’Ussum Cassan in Italia, e l’Angiolello, che militò contro di esso neH’armata di Muslafà, figlio di Maometto lì., scrisse le gesta di quel celebre capitano. I Viniziani crederono utilissima un’alleanza con quel formidabile Turcomano, che poteva fare una salutare diversione contro il Turco loro comune nemico, che rapidamente inoltra vasi colle conquiste in Asia , e in Eurepa. Aveva Ussum Cassan sposata una figlia dell’ [mperadore di Trebisonda. Di quella donna, nipote era Caterina («ì T. ix n. 4*. Degiiign. t. j.v. p 5oi. c seg.